Visitare Milano in un giorno

Andrea
Visitare Milano in un giorno

Visite turistiche

Fu eretto nel quindicesimo secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione medievale del quattordicesimo secolo nota come Castello di Porta Giovia. Nella stessa zona in cui sorgeva il Castello di Porta Giovia, in epoca romana, sorgeva l'omonimo Castrum Portae Jovis, uno dei quattro castelli difensivi della Milano romana. Notevolmente trasformato e modificato nel corso dei secoli, il Castello Sforzesco fu, tra il Cinquecento e il Seicento, una delle principali cittadelle militari d'Europa; restaurato in stile storicista da Luca Beltrami tra il 1890 e il 1905, è oggi sede di istituzioni culturali e di importanti musei (Clicca per un eventuale approfondimento). È uno dei più grandi castelli d'Europa nonché uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Di fronte al castello la fontana “Torta degli Sposi” inaugurata nel 1936 fu completamente rifatta identica alla precedente nel 1999, e al centro della piazza (Largo Cairoli) la statua dedicata a Giuseppe Garibaldi con al fianco due giovani donne raffiguranti la Libertà e la Rivoluzione. Si proseguirà per Via Dante fino ad arrivare a Piazzale Cordusio
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Castello Sforzesco
Piazza Castello
1406 paikallista suosittelee
Fu eretto nel quindicesimo secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione medievale del quattordicesimo secolo nota come Castello di Porta Giovia. Nella stessa zona in cui sorgeva il Castello di Porta Giovia, in epoca romana, sorgeva l'omonimo Castrum Portae Jovis, uno dei quattro castelli difensivi della Milano romana. Notevolmente trasformato e modificato nel corso dei secoli, il Castello Sforzesco fu, tra il Cinquecento e il Seicento, una delle principali cittadelle militari d'Europa; restaurato in stile storicista da Luca Beltrami tra il 1890 e il 1905, è oggi sede di istituzioni culturali e di importanti musei (Clicca per un eventuale approfondimento). È uno dei più grandi castelli d'Europa nonché uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Di fronte al castello la fontana “Torta degli Sposi” inaugurata nel 1936 fu completamente rifatta identica alla precedente nel 1999, e al centro della piazza (Largo Cairoli) la statua dedicata a Giuseppe Garibaldi con al fianco due giovani donne raffiguranti la Libertà e la Rivoluzione. Si proseguirà per Via Dante fino ad arrivare a Piazzale Cordusio
Un tempo rappresentava il centro finanziario di Milano, dal momento che ospitava le sedi di varie istituzioni finanziarie. Negli anni 2010, col trasferimento di queste nei nuovi grattacieli delle zone di Porta Nuova e CityLife, si riaffermò come centro della vita sociale e commerciale. Sulla piazza si affacciano Palazzo Broggi (ex sede della Borsa e poi delle Poste) - Palazzo delle Assicurazioni Generali - Palazzo Biandrà (ex Sede della Banca San Paolo IMI - Palazzo del Credito Italiano (ora di proprietà di un gruppo cinese). Incamminiamoci per Via dei Mercanti dove sulla sinistra incontreremo il Palazzo dei Giureconsulti
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Piazza Cordusio
Piazza Cordusio
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Un tempo rappresentava il centro finanziario di Milano, dal momento che ospitava le sedi di varie istituzioni finanziarie. Negli anni 2010, col trasferimento di queste nei nuovi grattacieli delle zone di Porta Nuova e CityLife, si riaffermò come centro della vita sociale e commerciale. Sulla piazza si affacciano Palazzo Broggi (ex sede della Borsa e poi delle Poste) - Palazzo delle Assicurazioni Generali - Palazzo Biandrà (ex Sede della Banca San Paolo IMI - Palazzo del Credito Italiano (ora di proprietà di un gruppo cinese). Incamminiamoci per Via dei Mercanti dove sulla sinistra incontreremo il Palazzo dei Giureconsulti
La costruzione del Palazzo dei Giureconsulti fu voluta e finanziata dal nobile milanese Giovanni Angelo Medici, salito al soglio pontificio con il nome di papa Pio quarto, per accogliere il "Collegio dei Nobili Dottori", ossia tutte quelle persone che si occupavano della gestione della città. Progettato in stile manieristico, è sormontato dalla torre con l'orologio, con un maestoso porticato ad archi, cui si accede con pochi gradini salendo dal livello della strada. Entriamo all'interno della Piazza dei Mercanti al di là dei portici. Qui rivivremo ciò che era il fulcro della Milano medioevale. Sotto i suoi porticati si incontravano commercianti, cambiavalute, notai. Sulla Piazza si affacciano Palazzo della Ragione, Loggia degli Osii, Scuole Palatine e Casa Panigola
Palazzo Giureconsulti
2 Piazza dei Mercanti
La costruzione del Palazzo dei Giureconsulti fu voluta e finanziata dal nobile milanese Giovanni Angelo Medici, salito al soglio pontificio con il nome di papa Pio quarto, per accogliere il "Collegio dei Nobili Dottori", ossia tutte quelle persone che si occupavano della gestione della città. Progettato in stile manieristico, è sormontato dalla torre con l'orologio, con un maestoso porticato ad archi, cui si accede con pochi gradini salendo dal livello della strada. Entriamo all'interno della Piazza dei Mercanti al di là dei portici. Qui rivivremo ciò che era il fulcro della Milano medioevale. Sotto i suoi porticati si incontravano commercianti, cambiavalute, notai. Sulla Piazza si affacciano Palazzo della Ragione, Loggia degli Osii, Scuole Palatine e Casa Panigola
Palazzo della Ragione (Broletto Nuovo dove si solevano svolgere le assemblee cittadine e l'amministrazione della giustizia. In seguito fu il palazzo dei consoli, del podestà e palazzo municipale fino al 1786.
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Palazzo della Ragione
1 Piazza dei Mercanti
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Palazzo della Ragione (Broletto Nuovo dove si solevano svolgere le assemblee cittadine e l'amministrazione della giustizia. In seguito fu il palazzo dei consoli, del podestà e palazzo municipale fino al 1786.
Ricostruito nel 1316 per ordine di Matteo primo Visconti, per realizzare attorno al Palazzo della Ragione un sistema di portici nei quali comporre le attività giuridico notarili della città. Da qui i magistrati annunciavano alla cittadinanza editti e sentenze, affacciandosi dal balconcino, ornato da un'aquila che stringe una preda, simbolo della giustizia.
Loggia degli Osii
9 Piazza dei Mercanti
Ricostruito nel 1316 per ordine di Matteo primo Visconti, per realizzare attorno al Palazzo della Ragione un sistema di portici nei quali comporre le attività giuridico notarili della città. Da qui i magistrati annunciavano alla cittadinanza editti e sentenze, affacciandosi dal balconcino, ornato da un'aquila che stringe una preda, simbolo della giustizia.
Costruita secondo lo stile del vicino Palazzo dei Giureconsulti, la scuola dapprima era destinata solo a studenti nobili destinati ad entrare nel collegio dei Giureconsulti, fu in seguito aperta anche a tutti i borghesi che aspiravano a diventare funzionari pubblici e le materie insegnate si ampliarono fino a comprendere quelle di un'università.
Palace of the Palatine School
13/15 Piazza dei Mercanti
Costruita secondo lo stile del vicino Palazzo dei Giureconsulti, la scuola dapprima era destinata solo a studenti nobili destinati ad entrare nel collegio dei Giureconsulti, fu in seguito aperta anche a tutti i borghesi che aspiravano a diventare funzionari pubblici e le materie insegnate si ampliarono fino a comprendere quelle di un'università.
Casa Panigola era all’epoca la sede de “l’Ufficio degli Statuti" che provvedeva alla registrazione e trascrizione dei decreti ducali, degli atti pubblici e a determinare le categorie degli atti privati. Esso era gestito, per privilegio ereditario, dalla famiglia Panigola che lo condusse fino al 1741, da ciò deriva il nome dell’edificio. Incamminiamoci ora verso Piazza del Duomo.
Casa dei Panigarola
17 Piazza dei Mercanti
Casa Panigola era all’epoca la sede de “l’Ufficio degli Statuti" che provvedeva alla registrazione e trascrizione dei decreti ducali, degli atti pubblici e a determinare le categorie degli atti privati. Esso era gestito, per privilegio ereditario, dalla famiglia Panigola che lo condusse fino al 1741, da ciò deriva il nome dell’edificio. Incamminiamoci ora verso Piazza del Duomo.
Centro geografico e storico di Milano, nei tempi passati la piazza non appariva come oggi. Essa è il risultato di ampliamenti e rifacimenti che si sono susseguiti nei secoli. Un tempo era molto più piccola e circondata da palazzi medioevali. Tra il 1865 e il 1873 venne deciso di creare un ampio sagrato circondato ai lati da portici, cambiando così l’aspetto emotivo della visuale. Al centro della piazza la statua equestre dedicata a Vittorio Emanuele primo Re d’Italia. Sulla piazza si affacciano Il Duomo, Palazzo dell’Arengario, Palazzo Reale, Galleria Vittorio Emanuele II .
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Piazza del Duomo
Piazza del Duomo
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Centro geografico e storico di Milano, nei tempi passati la piazza non appariva come oggi. Essa è il risultato di ampliamenti e rifacimenti che si sono susseguiti nei secoli. Un tempo era molto più piccola e circondata da palazzi medioevali. Tra il 1865 e il 1873 venne deciso di creare un ampio sagrato circondato ai lati da portici, cambiando così l’aspetto emotivo della visuale. Al centro della piazza la statua equestre dedicata a Vittorio Emanuele primo Re d’Italia. Sulla piazza si affacciano Il Duomo, Palazzo dell’Arengario, Palazzo Reale, Galleria Vittorio Emanuele II .
Stando di fronte alla facciata del Duomo troviamo sulla sinistra il Palazzo dell’Arengario formato da due padiglioni gemelli. Ideati negli anni trenta per dare maggiore monumentalità alla piazza, oggi è sede del Museo del Novecento. A fianco troviamo Palazzo Reale
Palazzo dell'Arengario
Stando di fronte alla facciata del Duomo troviamo sulla sinistra il Palazzo dell’Arengario formato da due padiglioni gemelli. Ideati negli anni trenta per dare maggiore monumentalità alla piazza, oggi è sede del Museo del Novecento. A fianco troviamo Palazzo Reale
è stato per molti secoli sede del governo della città di Milano, del Regno del Lombardo-Veneto e poi residenza reale fino al 1919, quando viene acquisito al demanio diventando sede di mostre ed esposizioni. Originariamente progettato con un sistema di due cortili, poi parzialmente demoliti per lasciare spazio al Duomo, il palazzo è situato alla destra della facciata del duomo in posizione opposta rispetto alla Galleria Vittorio Emanuele II. La facciata del palazzo, seguendo la linea dell'antico cortile, forma una rientranza rispetto a piazza del Duomo, chiamata piazzetta Reale. Il Palazzo Reale è un polo culturale nel cuore della città e gioca un ruolo importante per quanto riguarda l'arte a Milano, come hanno dimostrato i grandi successi delle mostre degli ultimi anni che hanno spaziato da Monet, Picasso, Piero Manzoni e molti altri nomi noti della pittura e della scultura mondiale. Dal novembre 2013, un'ala del palazzo ospita le collezioni del Museo del Duomo di Milano. Nella parte posteriore di Palazzo Reale si può notare un campanile in mattoni rossi: è l’unico resto trecentesco (assieme all’abside) della chiesa palatina di San Gottardo in Corte. Sul lato sinistro guardando la facciata del Duomo troviamo Galleria Vittorio Emanuele II
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Milanon kuninkaallinen palatsi
12 P.za del Duomo
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è stato per molti secoli sede del governo della città di Milano, del Regno del Lombardo-Veneto e poi residenza reale fino al 1919, quando viene acquisito al demanio diventando sede di mostre ed esposizioni. Originariamente progettato con un sistema di due cortili, poi parzialmente demoliti per lasciare spazio al Duomo, il palazzo è situato alla destra della facciata del duomo in posizione opposta rispetto alla Galleria Vittorio Emanuele II. La facciata del palazzo, seguendo la linea dell'antico cortile, forma una rientranza rispetto a piazza del Duomo, chiamata piazzetta Reale. Il Palazzo Reale è un polo culturale nel cuore della città e gioca un ruolo importante per quanto riguarda l'arte a Milano, come hanno dimostrato i grandi successi delle mostre degli ultimi anni che hanno spaziato da Monet, Picasso, Piero Manzoni e molti altri nomi noti della pittura e della scultura mondiale. Dal novembre 2013, un'ala del palazzo ospita le collezioni del Museo del Duomo di Milano. Nella parte posteriore di Palazzo Reale si può notare un campanile in mattoni rossi: è l’unico resto trecentesco (assieme all’abside) della chiesa palatina di San Gottardo in Corte. Sul lato sinistro guardando la facciata del Duomo troviamo Galleria Vittorio Emanuele II
situata alla sinistra della facciata del Duomo, è una galleria commerciale di Milano che, in forma di strada pedonale coperta, collega piazza Duomo a piazza della Scala. Per la presenza di eleganti negozi e locali, fin dalla sua inaugurazione fu sede di ritrovo della borghesia milanese tanto da essere soprannominata il "salotto di Milano": costruita in stile neorinascimentale, è tra i più celebri esempi di architettura del ferro europea e rappresenta l'archetipo della galleria commerciale dell'Ottocento e viene spesso considerata come uno dei primi esempi di centro commerciale al mondo. Attraversiamo l’intera galleria per giungere al Teatro della Scala.
423 paikallista suosittelee
Galleria Vittorio Emanuele II
Piazza del Duomo
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situata alla sinistra della facciata del Duomo, è una galleria commerciale di Milano che, in forma di strada pedonale coperta, collega piazza Duomo a piazza della Scala. Per la presenza di eleganti negozi e locali, fin dalla sua inaugurazione fu sede di ritrovo della borghesia milanese tanto da essere soprannominata il "salotto di Milano": costruita in stile neorinascimentale, è tra i più celebri esempi di architettura del ferro europea e rappresenta l'archetipo della galleria commerciale dell'Ottocento e viene spesso considerata come uno dei primi esempi di centro commerciale al mondo. Attraversiamo l’intera galleria per giungere al Teatro della Scala.
è il principale teatro d'opera di Milano. Considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 242 anni i principali artisti nel campo internazionale dell'opera, e, più in generale, della musica classica, spesso commissionando opere tuttora presenti nei cartelloni dei maggiori teatri nel mondo. L'edificio, progettato dal Giuseppe Piermarini e inaugurato nel 1778 sotto l'allora regno di Maria Teresa d'Austria, sorse sulle ceneri del precedente Teatro Ducale, distrutto da un incendio nel 1776; deve il nome alla chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita per far posto al Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala. Dal portico di sinistra si accede al Museo Teatrale della Scala. Al centro della piazza della Scala il monumento a Leonardo da Vinci con quattro suoi allievi. Sul lato opposto della piazza Palazzo Marino.
799 paikallista suosittelee
Teatro alla Scala
2 Via Filodrammatici
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è il principale teatro d'opera di Milano. Considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, ospita da 242 anni i principali artisti nel campo internazionale dell'opera, e, più in generale, della musica classica, spesso commissionando opere tuttora presenti nei cartelloni dei maggiori teatri nel mondo. L'edificio, progettato dal Giuseppe Piermarini e inaugurato nel 1778 sotto l'allora regno di Maria Teresa d'Austria, sorse sulle ceneri del precedente Teatro Ducale, distrutto da un incendio nel 1776; deve il nome alla chiesa di Santa Maria alla Scala, demolita per far posto al Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala. Dal portico di sinistra si accede al Museo Teatrale della Scala. Al centro della piazza della Scala il monumento a Leonardo da Vinci con quattro suoi allievi. Sul lato opposto della piazza Palazzo Marino.
Di fronte al Teatro della Scala un opera cinquecentesca dell'architetto perugino Galeazzo Alessi, Palazzo Marino. E’ un palazzo nobiliare di Milano, sede dell'amministrazione comunale dal 19 settembre 1861. Costruito per il banchiere e commerciante Tommaso Marino tra il 1557 ed il 1563, fu ben presto pignorato per via dei suoi debiti e finì nelle mani del banchiere Emilio Omodei. Venne acquistato dallo Stato nel 1781, divenendo all'indomani dell'Unità d'Italia la sede centrale del Comune di Milano. Situato sul fronte orientale di piazza della Scala appare nelle forme del restauro portato a termine da Luca Beltrami nel 1892. Portiamoci ora sul retro del palazzo in Piazza San Fedele dove potremo ammirare l’omonima chiesa e poi percorriamo Via Agnello giriamo a sinistra in Via Hoepli e poi attraversata Piazza Meda percorriamo tutta Via Verri fino a raggiungere Via Monte Napoleone. Siamo cosi giunti nel Quadrilatero della Moda.
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Palazzo Marino
2 Piazza della Scala
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Di fronte al Teatro della Scala un opera cinquecentesca dell'architetto perugino Galeazzo Alessi, Palazzo Marino. E’ un palazzo nobiliare di Milano, sede dell'amministrazione comunale dal 19 settembre 1861. Costruito per il banchiere e commerciante Tommaso Marino tra il 1557 ed il 1563, fu ben presto pignorato per via dei suoi debiti e finì nelle mani del banchiere Emilio Omodei. Venne acquistato dallo Stato nel 1781, divenendo all'indomani dell'Unità d'Italia la sede centrale del Comune di Milano. Situato sul fronte orientale di piazza della Scala appare nelle forme del restauro portato a termine da Luca Beltrami nel 1892. Portiamoci ora sul retro del palazzo in Piazza San Fedele dove potremo ammirare l’omonima chiesa e poi percorriamo Via Agnello giriamo a sinistra in Via Hoepli e poi attraversata Piazza Meda percorriamo tutta Via Verri fino a raggiungere Via Monte Napoleone. Siamo cosi giunti nel Quadrilatero della Moda.
Tra Via Monte Napoleone , Via della Spiga e Corso Venezia - è un quartiere di Milano conosciuto in tutto il mondo come quartiere del lusso in cui si concentrano gioiellerie, boutique e showroom di abbigliamento, design e arredamento che attirano turisti da tutto il mondo. Il cuore del quartiere è via Montenapoleone - il cui nome risale al 1804, durante la dominazione napoleonica - e risulta essere la quinta strada più costosa e prestigiosa al mondo. Meta preferita per gli amanti dello shopping di lusso, è il cuore pulsante degli eventi legati alla Settimana della Moda di Milano. Dirigiamoci ora verso Piazza San Babila, poi Corso Vittorio Emanuele (uno dei principali centri di acquisti cittadino, dove si aprono numerosi negozi di marche internazionali) e giriamo a destra all’altezza di Via San Paolo proseguendo per Via Adalberto Catena, Via Case Rotte e quindi Via Verdi, proseguendo poi per Via Brera fino alla Pinacoteca di Brera
175 paikallista suosittelee
Quadrilatero d'Oro
10 Via Monte Napoleone
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Tra Via Monte Napoleone , Via della Spiga e Corso Venezia - è un quartiere di Milano conosciuto in tutto il mondo come quartiere del lusso in cui si concentrano gioiellerie, boutique e showroom di abbigliamento, design e arredamento che attirano turisti da tutto il mondo. Il cuore del quartiere è via Montenapoleone - il cui nome risale al 1804, durante la dominazione napoleonica - e risulta essere la quinta strada più costosa e prestigiosa al mondo. Meta preferita per gli amanti dello shopping di lusso, è il cuore pulsante degli eventi legati alla Settimana della Moda di Milano. Dirigiamoci ora verso Piazza San Babila, poi Corso Vittorio Emanuele (uno dei principali centri di acquisti cittadino, dove si aprono numerosi negozi di marche internazionali) e giriamo a destra all’altezza di Via San Paolo proseguendo per Via Adalberto Catena, Via Case Rotte e quindi Via Verdi, proseguendo poi per Via Brera fino alla Pinacoteca di Brera
è una galleria nazionale d'arte antica e moderna, collocata nell'omonimo palazzo, uno dei complessi più vasti di Milano con oltre 24.000 metri quadri di superficie. Il museo espone una delle più celebri raccolte che spazia dalla preistoria all'arte contemporanea, con capolavori di artisti del ventesimo secolo. Un tratto caratteristico di Brera, che lo differenzia da altri musei italiani, è la presenza di grandi capolavori di diverse scuole: lombarda, toscana e dell’Italia Centrale, veneta oltre che di dipinti importanti di scuola fiamminga. Questo deriva dall’impostazione data al museo fin dall’epoca napoleonica, quando fu concepito come luogo rappresentativo di tutta l’arte italiana di ogni epoca e di ogni regione, accogliendo opere prelevate da chiese e conventi, nell’ottica illuministica e “rivoluzionaria” (che condivide con il Louvre) di mettere a disposizione del pubblico quadri fino ad allora difficilmente accessibili. Siamo cosi giunti nel Quartiere degli artisti.
782 paikallista suosittelee
Pinacoteca di Brera
28 Via Brera
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è una galleria nazionale d'arte antica e moderna, collocata nell'omonimo palazzo, uno dei complessi più vasti di Milano con oltre 24.000 metri quadri di superficie. Il museo espone una delle più celebri raccolte che spazia dalla preistoria all'arte contemporanea, con capolavori di artisti del ventesimo secolo. Un tratto caratteristico di Brera, che lo differenzia da altri musei italiani, è la presenza di grandi capolavori di diverse scuole: lombarda, toscana e dell’Italia Centrale, veneta oltre che di dipinti importanti di scuola fiamminga. Questo deriva dall’impostazione data al museo fin dall’epoca napoleonica, quando fu concepito come luogo rappresentativo di tutta l’arte italiana di ogni epoca e di ogni regione, accogliendo opere prelevate da chiese e conventi, nell’ottica illuministica e “rivoluzionaria” (che condivide con il Louvre) di mettere a disposizione del pubblico quadri fino ad allora difficilmente accessibili. Siamo cosi giunti nel Quartiere degli artisti.
Entrando in Via Fiori Chiari si gode il fascino dell’antico quartiere degli artisti di Brera con le case e locali tipici della vecchia Milano, sempre affollata di turisti. Proseguiamo ora fino alla Stazione Metropolitana di Lanza in Largo Greppi e prendiamo la Metrò linea VERDE M2 in direzione Cologno Nord o Gessate (è indifferente) e scendiamo alla fermata Garibaldi. Uscite sul Piazzale dellaStazione Garibaldi e dirigetevi verso Piazza Gae Aulenti (verso i grattacieli). Salendo sulla scalinata (o con la scala mobile) arriveremo fino alla piazza Gae Aulenti.
756 paikallista suosittelee
Brera
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Entrando in Via Fiori Chiari si gode il fascino dell’antico quartiere degli artisti di Brera con le case e locali tipici della vecchia Milano, sempre affollata di turisti. Proseguiamo ora fino alla Stazione Metropolitana di Lanza in Largo Greppi e prendiamo la Metrò linea VERDE M2 in direzione Cologno Nord o Gessate (è indifferente) e scendiamo alla fermata Garibaldi. Uscite sul Piazzale dellaStazione Garibaldi e dirigetevi verso Piazza Gae Aulenti (verso i grattacieli). Salendo sulla scalinata (o con la scala mobile) arriveremo fino alla piazza Gae Aulenti.
Simbolo della Milano contemporanea è ambientazione di diversi spot e servizi fotografici, nonché di eventi musicali e sociali. Si può godere dello skyline di Milano, dove sono visibili le Torri Garibaldi e gli adiacenti grattacieli del Bosco Verticale, il palazzo della giunta regionale lombarda, la Torre Galfa, la Torre Servizi Tecnici Comunali, il Grattacielo Pirelli e una porzione della Torre Diamante. Oltre a ciò, dal livello della piazza è possibile avere una visione d'insieme imponente dell'Unicredit Tower, che con i suoi 231 metri è il grattacielo più alto d'Italia. Ora ritorniamo verso la Stazione Garibaldi e prendiamo nuovamente la Metrò linea LILLA M5 fino al raggiungimento dello stadio Meazza (fermata San Siro stadio) .
751 paikallista suosittelee
Piazza Gae Aulenti
1785 Piazza Gae Aulenti
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Simbolo della Milano contemporanea è ambientazione di diversi spot e servizi fotografici, nonché di eventi musicali e sociali. Si può godere dello skyline di Milano, dove sono visibili le Torri Garibaldi e gli adiacenti grattacieli del Bosco Verticale, il palazzo della giunta regionale lombarda, la Torre Galfa, la Torre Servizi Tecnici Comunali, il Grattacielo Pirelli e una porzione della Torre Diamante. Oltre a ciò, dal livello della piazza è possibile avere una visione d'insieme imponente dell'Unicredit Tower, che con i suoi 231 metri è il grattacielo più alto d'Italia. Ora ritorniamo verso la Stazione Garibaldi e prendiamo nuovamente la Metrò linea LILLA M5 fino al raggiungimento dello stadio Meazza (fermata San Siro stadio) .
Ospita le gare interne del Milan e dell'Inter, inragione del quartiere dove sorge, è noto anche come stadio San Siro, nome che ebbe ufficialmente dall'inaugurazione, nel 1926, fino al 3 marzo 1980, quando fu intitolato a Giuseppe Meazza, calciatore di entrambe le società ospiti dello stadio, venuto a mancare l'anno prima. Soprannominato la Scala del calcio o il tempio del calcio, è uno degli stadi più conosciuti a livello internazionale, oltre a essere il più capiente d'Italia, potendo ospitare 75 923 spettatori. Al proprio interno un museo che racconta la storia dell'Inter e del Milan attraverso una raccolta di cimeli quali maglie storiche, coppe e trofei, palloni, scarpe, oggetti d'arte, oggetti e ricordi di ogni genere. Il museo è situato nell'area del secondo anello blu. L'impianto, a partire dagli anni ottanta, ha ospitato i concerti di alcuni tra i maggiori artisti internazionali. Il primo in assoluto ad esibirsici è stato Bob Marley, che "battezzò" lo stadio il 27 giugno 1980. Al ritorno prendete nuovamente la Metro linea lilla M5 in direzione Bignami fino alla fermata Garibaldi e poi, senza uscire dal metrò, prendiamo la linea Verde M2 in direzione ASSAGO o ABBIATEGRASSO (indifferente) fino a Cadorna dove uscendo troverete l’edificio della stazione delle Ferrovie Nord Milano e una scultura raffigurante un gigantesco ago, filo e nodo a voler simboleggiare l'operosità e la laboriosità milanese. Percorriamo ora il tratto iniziale di Via Carducci e girando a sinistra in Corso Magenta si arriva alla Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore.
356 paikallista suosittelee
San Siron stadion
Piazzale Angelo Moratti
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Ospita le gare interne del Milan e dell'Inter, inragione del quartiere dove sorge, è noto anche come stadio San Siro, nome che ebbe ufficialmente dall'inaugurazione, nel 1926, fino al 3 marzo 1980, quando fu intitolato a Giuseppe Meazza, calciatore di entrambe le società ospiti dello stadio, venuto a mancare l'anno prima. Soprannominato la Scala del calcio o il tempio del calcio, è uno degli stadi più conosciuti a livello internazionale, oltre a essere il più capiente d'Italia, potendo ospitare 75 923 spettatori. Al proprio interno un museo che racconta la storia dell'Inter e del Milan attraverso una raccolta di cimeli quali maglie storiche, coppe e trofei, palloni, scarpe, oggetti d'arte, oggetti e ricordi di ogni genere. Il museo è situato nell'area del secondo anello blu. L'impianto, a partire dagli anni ottanta, ha ospitato i concerti di alcuni tra i maggiori artisti internazionali. Il primo in assoluto ad esibirsici è stato Bob Marley, che "battezzò" lo stadio il 27 giugno 1980. Al ritorno prendete nuovamente la Metro linea lilla M5 in direzione Bignami fino alla fermata Garibaldi e poi, senza uscire dal metrò, prendiamo la linea Verde M2 in direzione ASSAGO o ABBIATEGRASSO (indifferente) fino a Cadorna dove uscendo troverete l’edificio della stazione delle Ferrovie Nord Milano e una scultura raffigurante un gigantesco ago, filo e nodo a voler simboleggiare l'operosità e la laboriosità milanese. Percorriamo ora il tratto iniziale di Via Carducci e girando a sinistra in Corso Magenta si arriva alla Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore.
è una chiesa di origine paleocristiana, ricostruita nel Cinquecento e già sede del più importante monastero femminile della città appartenente all'ordine benedettino. Collocata all'angolo tra via Luini e corso Magenta, è decorata internamente con un vasto ciclo affreschi di scuola leonardesca e viene indicata come la "Cappella Sistina" di Milano. Uscendo dalla chiesa andremo a sinistra in Corso Magenta e poi di nuovo a sinistra in Via Nirone. Al bivio imboccheremo Via Sant’Agnese e attraversando tutta la Piazza Sant’Ambrogio arriveremo alla Basilica di Sant’Ambrogio.
175 paikallista suosittelee
San Maurizio al Monastero Maggiore
15 Corso Magenta
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è una chiesa di origine paleocristiana, ricostruita nel Cinquecento e già sede del più importante monastero femminile della città appartenente all'ordine benedettino. Collocata all'angolo tra via Luini e corso Magenta, è decorata internamente con un vasto ciclo affreschi di scuola leonardesca e viene indicata come la "Cappella Sistina" di Milano. Uscendo dalla chiesa andremo a sinistra in Corso Magenta e poi di nuovo a sinistra in Via Nirone. Al bivio imboccheremo Via Sant’Agnese e attraversando tutta la Piazza Sant’Ambrogio arriveremo alla Basilica di Sant’Ambrogio.
rappresenta non solo un monumento dell'epoca paleocristiana e romanica, ma anche un punto fondamentale della storia milanese e della Chiesa ambrosiana. È tradizionalmente considerata la seconda chiesa per importanza della città dopo il Duomo di Milano. E’ stata edificata tra il 379 e il 386 in epoca romana tardoimperiale per volere del vescovo di Milano Ambrogio (vescovo dal 374 alla morte, e santo patrono della città), nel periodo in cui la città romana di Mediolanum fu capitale dell'Impero Romano d'Occidente. In epoca altomedioevale la basilica divenne la sede tradizionale dove avveniva l'incoronazione a Re d'Italia degli imperatori del Sacro Romano Impero. La basilica ha preso il definitivo aspetto tra il 1088 e il 1099 quando, sulla spinta del vescovo Anselmo terzo da Rho, venne radicalmente ricostruita secondo schemi dell'architettura romanica. Dirigiamoci ora alla vicina Stazione Metrò di Sant’Ambrogio in via Giosuè Carducci, all'angolo con via San Vittore e prendiamo la linea VERDE M2 fino a Porta Genova FS. Usciti dalla Metrò prendiamo Via Vigevano e poi a destra Via Gorizia fino a Piazza Ventiquattro Maggio sulla quale si affacciano: La darsena e i Navigli.
341 paikallista suosittelee
Pyhän Ambroksen basilika
15 Piazza Sant'Ambrogio
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rappresenta non solo un monumento dell'epoca paleocristiana e romanica, ma anche un punto fondamentale della storia milanese e della Chiesa ambrosiana. È tradizionalmente considerata la seconda chiesa per importanza della città dopo il Duomo di Milano. E’ stata edificata tra il 379 e il 386 in epoca romana tardoimperiale per volere del vescovo di Milano Ambrogio (vescovo dal 374 alla morte, e santo patrono della città), nel periodo in cui la città romana di Mediolanum fu capitale dell'Impero Romano d'Occidente. In epoca altomedioevale la basilica divenne la sede tradizionale dove avveniva l'incoronazione a Re d'Italia degli imperatori del Sacro Romano Impero. La basilica ha preso il definitivo aspetto tra il 1088 e il 1099 quando, sulla spinta del vescovo Anselmo terzo da Rho, venne radicalmente ricostruita secondo schemi dell'architettura romanica. Dirigiamoci ora alla vicina Stazione Metrò di Sant’Ambrogio in via Giosuè Carducci, all'angolo con via San Vittore e prendiamo la linea VERDE M2 fino a Porta Genova FS. Usciti dalla Metrò prendiamo Via Vigevano e poi a destra Via Gorizia fino a Piazza Ventiquattro Maggio sulla quale si affacciano: La darsena e i Navigli.
Distante dai fiumi e del mare, Milano fu però a lungo una città navigabile, simile a Venezia, grazie ad un ingegnoso sistema di canali. A quel tempo la città aveva un porto circolare (la Cerchia dei Navigli) e tre porticcioli ad esso collegati: Santo Stefano, San Marco e quello di Sant‘Eustorgio divenuto poi la Darsena di Porta Ticinese, recentemente riqualificata. In collegamento con la Cerchia dei Navigli la Darsena riceve le sue acque dal Naviglio Grande, immettendole quindi nel Naviglio Pavese (i due canali hanno flusso opposto) creando cosi il circuito d’acque che per secoli ha costituito la principale via di approvvigionamento e traffico commerciale della città, grazie alle chiatte a fondo piatto che lo percorrevano e ne risalivano la corrente trainate da cavalli lungo le cosiddette alzaie. Consigliamo di percorrere almeno il tratto dell’Alzaia del Naviglio Grande fino a Via Valenza, dove si è conservato l’aspetto della Milano d’altri tempi e, tra le caratteristiche case d’epoca, si potranno vedere anche gli antichi lavatoi dei lavandai. Si perché erano gli uomini appartenenti alla Confraternita dei Lavandai che si occupavano di lavare la biancheria delle famiglie più abbienti (all'altezza del Vicolo Lavandai 4). La zona è vivacizzata da tanti locali, pub e ristoranti che ne fanno una delle zone più “in” della città e Se siete giunti a questo punto dell’itinerario la sera, all'ora di cena, non potrete fare a meno che lasciarvi “rapire” dal cuore della vita notturna Milanese sorseggiando un aperitivo, un Happy Hour, o gustando in qualche ristorante le specialità del luogo e visitando poi, i tanti locali notturni che si affacciano sulle alzaie o che vi cullano sulle antiche chiatte all'ancora. Sarà una bellissima conclusione del vostro viaggio e dei ricordi di questa città.
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Darsena del Naviglio
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Distante dai fiumi e del mare, Milano fu però a lungo una città navigabile, simile a Venezia, grazie ad un ingegnoso sistema di canali. A quel tempo la città aveva un porto circolare (la Cerchia dei Navigli) e tre porticcioli ad esso collegati: Santo Stefano, San Marco e quello di Sant‘Eustorgio divenuto poi la Darsena di Porta Ticinese, recentemente riqualificata. In collegamento con la Cerchia dei Navigli la Darsena riceve le sue acque dal Naviglio Grande, immettendole quindi nel Naviglio Pavese (i due canali hanno flusso opposto) creando cosi il circuito d’acque che per secoli ha costituito la principale via di approvvigionamento e traffico commerciale della città, grazie alle chiatte a fondo piatto che lo percorrevano e ne risalivano la corrente trainate da cavalli lungo le cosiddette alzaie. Consigliamo di percorrere almeno il tratto dell’Alzaia del Naviglio Grande fino a Via Valenza, dove si è conservato l’aspetto della Milano d’altri tempi e, tra le caratteristiche case d’epoca, si potranno vedere anche gli antichi lavatoi dei lavandai. Si perché erano gli uomini appartenenti alla Confraternita dei Lavandai che si occupavano di lavare la biancheria delle famiglie più abbienti (all'altezza del Vicolo Lavandai 4). La zona è vivacizzata da tanti locali, pub e ristoranti che ne fanno una delle zone più “in” della città e Se siete giunti a questo punto dell’itinerario la sera, all'ora di cena, non potrete fare a meno che lasciarvi “rapire” dal cuore della vita notturna Milanese sorseggiando un aperitivo, un Happy Hour, o gustando in qualche ristorante le specialità del luogo e visitando poi, i tanti locali notturni che si affacciano sulle alzaie o che vi cullano sulle antiche chiatte all'ancora. Sarà una bellissima conclusione del vostro viaggio e dei ricordi di questa città.