Guida per vivere Napoli e i dintorni dell’appartamento come una persona del luogo

Giovanni
Giovanni
Guida per vivere Napoli e i dintorni dell’appartamento come una persona del luogo

Nelle vicinanze dell’appartamento

Vicinissimo all'appartamento a 50 metri, ottima anche la pizza
Villa Meridiane - Ristorante, Pizzeria, Eventi
41 Via Antonio Vivaldi
Vicinissimo all'appartamento a 50 metri, ottima anche la pizza
Se avete bisogno di una pizza delivery questa è la migliore della zona, specialità pizza a metro ma anche panini eventualmente lo trovate anche su Just Eat troverete il menu e i contatti telefonici sul sito internet
Sotto le Stelle Pizzeria & Metropizza
Se avete bisogno di una pizza delivery questa è la migliore della zona, specialità pizza a metro ma anche panini eventualmente lo trovate anche su Just Eat troverete il menu e i contatti telefonici sul sito internet
Il supermercato più vicino all’appartamento inserire sule mappe Conad via Montagna Spaccata
CONAD
Il supermercato più vicino all’appartamento inserire sule mappe Conad via Montagna Spaccata
Potrete fermarvi a fare un ottima colazione qui prima di iniziare la giornata, qui eventualmente troverete anche tabacchi
Bar Etoile
Potrete fermarvi a fare un ottima colazione qui prima di iniziare la giornata, qui eventualmente troverete anche tabacchi
Da qui potrete prendere il treno Circumflegrea che in 20 minuti porta al centro storico, oppure il bus 612 per raggiungere il lungomare di via Caracciolo oppure il bus 613 per raggiungere il quartiere vomero Sarà possibile parcheggiare l’auto gratuitamente davanti alla Stazione oppure sono 10 minuti a piedi (dovrete prendere la stradina pedonale che si trova proprio di fronte alla pizzeria Sotto le Stelle alla fine della discesa, vi porterà ad un cavalcavia e percorrendo lo vi troverete accanto all’ingresso della stazione)
stazionamento bus
Da qui potrete prendere il treno Circumflegrea che in 20 minuti porta al centro storico, oppure il bus 612 per raggiungere il lungomare di via Caracciolo oppure il bus 613 per raggiungere il quartiere vomero Sarà possibile parcheggiare l’auto gratuitamente davanti alla Stazione oppure sono 10 minuti a piedi (dovrete prendere la stradina pedonale che si trova proprio di fronte alla pizzeria Sotto le Stelle alla fine della discesa, vi porterà ad un cavalcavia e percorrendo lo vi troverete accanto all’ingresso della stazione)

Pranzo o Cena

La più antica pizzeria di Napoli situato in via dei tribunali, cuore pulsante del centro storico di Napoli, non sarà possibile prenotare ma bisognerà attendere fuori al locale il proprio turno, l’attesa ne varrà la pena! Mentre aspetterete potrete gustarvi uno spritz o una birra nel localino proprio di fronte.
342 paikallista suosittelee
Gino e Toto Sorbillo
32 Via dei Tribunali
342 paikallista suosittelee
La più antica pizzeria di Napoli situato in via dei tribunali, cuore pulsante del centro storico di Napoli, non sarà possibile prenotare ma bisognerà attendere fuori al locale il proprio turno, l’attesa ne varrà la pena! Mentre aspetterete potrete gustarvi uno spritz o una birra nel localino proprio di fronte.
Trattoria molto buona a prezzi convenienti situata nei folkloristici Quartieri Spagnoli, bisogna prenotare troverete i contatti sulle mappe. Specialità pasta e fagioli con cozze all’interno di una ciotola fatta di impasto per la pizza!
40 paikallista suosittelee
Antica Capri
110 Via Speranzella
40 paikallista suosittelee
Trattoria molto buona a prezzi convenienti situata nei folkloristici Quartieri Spagnoli, bisogna prenotare troverete i contatti sulle mappe. Specialità pasta e fagioli con cozze all’interno di una ciotola fatta di impasto per la pizza!
Ve lo consiglio se siete in auto, c’è un parcheggio a pagamento proprio di fronte al locale. Spettacolare al tramonto per un aperitivo, oppure a pranzo se avete voglia di mangiare a base di pesce. Prodotti freschi e cucinati molto bene. Bisogna prenotare troverete i numeri su Inter
Zenith Cafe, Restaurant and Bar
Ve lo consiglio se siete in auto, c’è un parcheggio a pagamento proprio di fronte al locale. Spettacolare al tramonto per un aperitivo, oppure a pranzo se avete voglia di mangiare a base di pesce. Prodotti freschi e cucinati molto bene. Bisogna prenotare troverete i numeri su Inter
Trattoria contemporanea situata nel centro storico, buona qualità.
Re Lazzarone
11 Via Santa Maria di Costantinopoli
Trattoria contemporanea situata nel centro storico, buona qualità.
Se vi trovate sul lungomare Caracciolo non perdetevi la famosa graffa oppure potrete assaporare un ottimo gelato con vista mare e Vesuvio.
76 paikallista suosittelee
Chalet Ciro Gelato
Via Orazio
76 paikallista suosittelee
Se vi trovate sul lungomare Caracciolo non perdetevi la famosa graffa oppure potrete assaporare un ottimo gelato con vista mare e Vesuvio.
Situato nel quartiere vomero qui sarà possibile assaggiare i piatti della cucina tipica napoletana
Trattoria Scugnizzi Vomero
53 Via Luigi Caldieri
Situato nel quartiere vomero qui sarà possibile assaggiare i piatti della cucina tipica napoletana
Situato nei pressi del lungomare ideale per un pranzo veloce
33 paikallista suosittelee
La Masardona
27 Via Giulio Cesare Capaccio
33 paikallista suosittelee
Situato nei pressi del lungomare ideale per un pranzo veloce
Cibo vegano è vegetariano di buona qualità, situato nel centro storico a pochi passi da piazza Bellini
38 paikallista suosittelee
Un Sorriso Integrale Amico Bio
6 Via S. Pietro a Maiella
38 paikallista suosittelee
Cibo vegano è vegetariano di buona qualità, situato nel centro storico a pochi passi da piazza Bellini
Ottimo ristorante vegetariano è vegano nel pieno centro storico di fronte al museo nazionale
21 paikallista suosittelee
Vitto Pitagorico
55 Via Enrico Pessina
21 paikallista suosittelee
Ottimo ristorante vegetariano è vegano nel pieno centro storico di fronte al museo nazionale

Parks & Nature

Nato circa 4.400 anni fa, il Cratere degli Astroni deve probabilmente il suo nome alla parola Sturnis (airone), data l’abbondante presenza di stormi di Aironi nell’area. Alcuni ritengono invece che derivi da Sterope, un Ciclope mitologico che si narra vivesse nell’area. O ancora, parrebbe che siano stati gli Stironi (o stregoni) a ispirare il nome del cratere, scelto come luogo per svolgere i loro riti magici. pianta astroni borboni Utilizzati come bagni termali, nel 1217 gli Astroni furono scelti da Federico II come luogo dove curarsi. Più avanti, verso la metà del XV secolo, Alfonso I d’Aragona fece degli astroni la sua personale riserva di caccia reale vennero trasformati in riserva di caccia Reale. Grazie a lui, il luogo si popolò di cinghiali, cervi, caprioli e uccelli. Dopo una breve pausa, durata fino al 1739, in cui l’area passò in mano ai Gesuiti, tornò ad essere riserva di caccia per opera di Carlo III di Borbone. Veduta dei Campi Flegrei presa dal belvedere dei monaci Camaldulensi al San Salvatore di Napoli A partire dalla metà del 1800, l’attuale riserva entrò nell’area di gravitazione della città di Napoli, mutando radicalmente la sua funzione. Dal 1919 al 1970, affidata in gestione all’Opera Nazionale Combattenti, fu sottoposta ad un forte sfruttamento agricolo. Durante la Seconda guerra mondiale fu invece utilizzata come deposito di armi. È stato nel 1969 che, finalmente, il Ministero dell’Agricoltura e Foreste ha accolto le richieste di un gruppo di attivisti del WWF Italia, riconoscendo l’area come Oasi della protezione della fauna stanziale e migratoria. Nel 1969, quindi, gli Astroni sono stati annessi al patrimonio della Regione Campania e nel 1987 il Ministero dell’Ambiente ha istituito la Riserva Naturale Cratere degli Astroni e affidato la gestione del WWF Italia. Dal 1992, l’Oasi è ufficialmente aperta al pubblico, finalmente pronta a mostrare le sue meraviglie. l’appartamento in cui vi attivate confina con la parte nord della riserva, l’ingresso è a 5 minuti di auto. Consultate il sito Internet per avere info su costi e visite guidate.
29 paikallista suosittelee
Riserva Naturale Cratere degli Astroni
468 Via Agnano Agli Astroni
29 paikallista suosittelee
Nato circa 4.400 anni fa, il Cratere degli Astroni deve probabilmente il suo nome alla parola Sturnis (airone), data l’abbondante presenza di stormi di Aironi nell’area. Alcuni ritengono invece che derivi da Sterope, un Ciclope mitologico che si narra vivesse nell’area. O ancora, parrebbe che siano stati gli Stironi (o stregoni) a ispirare il nome del cratere, scelto come luogo per svolgere i loro riti magici. pianta astroni borboni Utilizzati come bagni termali, nel 1217 gli Astroni furono scelti da Federico II come luogo dove curarsi. Più avanti, verso la metà del XV secolo, Alfonso I d’Aragona fece degli astroni la sua personale riserva di caccia reale vennero trasformati in riserva di caccia Reale. Grazie a lui, il luogo si popolò di cinghiali, cervi, caprioli e uccelli. Dopo una breve pausa, durata fino al 1739, in cui l’area passò in mano ai Gesuiti, tornò ad essere riserva di caccia per opera di Carlo III di Borbone. Veduta dei Campi Flegrei presa dal belvedere dei monaci Camaldulensi al San Salvatore di Napoli A partire dalla metà del 1800, l’attuale riserva entrò nell’area di gravitazione della città di Napoli, mutando radicalmente la sua funzione. Dal 1919 al 1970, affidata in gestione all’Opera Nazionale Combattenti, fu sottoposta ad un forte sfruttamento agricolo. Durante la Seconda guerra mondiale fu invece utilizzata come deposito di armi. È stato nel 1969 che, finalmente, il Ministero dell’Agricoltura e Foreste ha accolto le richieste di un gruppo di attivisti del WWF Italia, riconoscendo l’area come Oasi della protezione della fauna stanziale e migratoria. Nel 1969, quindi, gli Astroni sono stati annessi al patrimonio della Regione Campania e nel 1987 il Ministero dell’Ambiente ha istituito la Riserva Naturale Cratere degli Astroni e affidato la gestione del WWF Italia. Dal 1992, l’Oasi è ufficialmente aperta al pubblico, finalmente pronta a mostrare le sue meraviglie. l’appartamento in cui vi attivate confina con la parte nord della riserva, l’ingresso è a 5 minuti di auto. Consultate il sito Internet per avere info su costi e visite guidate.
Questo è una riserva naturale dove è possibile fare il bagno e prendere il sole, raggiungibile con i mezzi pubblici ( dallo stazionamento dei bus di pianura prendere il 612 e scendere alla prima fermata di mergellina. Basterà chiedere al conducente dove dovete fermarvi per prendere il bus per Posillipo) REGOLAMENTO ​ Norme di accesso all'area: Dal 1 Maggio al 30 settembre l'accesso è consentito solo ed esclusivamente effettuando la prenotazione; E' possibile prenotare solo per una fascia oraria (mattina 9:00-13:00 o pomeriggio 14:00-18:00), per consentire l'accesso ad un numero maggiore di persone, in sicurezza; Per ogni fascia oraria è consentito l'accesso a max 200 persone; La prenotazione è riservata ai maggiorenni; i minori possono accedere solo se accompagnati da un adulto; Ogni prenotazione può essere effettuata per max 5 partecipanti (di cui almeno 1 adulto), inserendo i dati richiesti per ogni partecipante (nome, cognome, luogo e data nascita, email, telefono, Codice Fiscale, residenza); Ogni persona può accedere massimo 3 volte a settimana (dal Lunedì alla Domenica); E’ possibile cancellare la propria prenotazione entro l’ora di inizio della fascia oraria prenotata (ore 09:00 mattina, ore 14:00 pomeriggio), mediante il link ricevuto a seguito della prenotazione; Le prenotazioni si aprono ogni Domenica alle ore 18:00, con validità dal Lunedì alla Domenica successivi. E' possibile prenotare fino ad 1 ora prima della fine di ogni fascia oraria; E' obbligatorio mostrare all'ingresso il ticket di prenotazione sul cellulare o stampato al personale preposto al controllo; E' obbligatorio portare con sé un documento di riconoscimento valido e codice fiscale (per ogni partecipante); Al termine di ogni fascia oraria (mattina: ore 13:00 - pomeriggio: ore 18:00), l'area deve essere prontamente liberata; E' vietato parcheggiare veicoli sulla strada carrabile di Discesa Gaiola.
124 paikallista suosittelee
Merisuojelualue Gaiola Vedenalainen puisto
Discesa Gaiola
124 paikallista suosittelee
Questo è una riserva naturale dove è possibile fare il bagno e prendere il sole, raggiungibile con i mezzi pubblici ( dallo stazionamento dei bus di pianura prendere il 612 e scendere alla prima fermata di mergellina. Basterà chiedere al conducente dove dovete fermarvi per prendere il bus per Posillipo) REGOLAMENTO ​ Norme di accesso all'area: Dal 1 Maggio al 30 settembre l'accesso è consentito solo ed esclusivamente effettuando la prenotazione; E' possibile prenotare solo per una fascia oraria (mattina 9:00-13:00 o pomeriggio 14:00-18:00), per consentire l'accesso ad un numero maggiore di persone, in sicurezza; Per ogni fascia oraria è consentito l'accesso a max 200 persone; La prenotazione è riservata ai maggiorenni; i minori possono accedere solo se accompagnati da un adulto; Ogni prenotazione può essere effettuata per max 5 partecipanti (di cui almeno 1 adulto), inserendo i dati richiesti per ogni partecipante (nome, cognome, luogo e data nascita, email, telefono, Codice Fiscale, residenza); Ogni persona può accedere massimo 3 volte a settimana (dal Lunedì alla Domenica); E’ possibile cancellare la propria prenotazione entro l’ora di inizio della fascia oraria prenotata (ore 09:00 mattina, ore 14:00 pomeriggio), mediante il link ricevuto a seguito della prenotazione; Le prenotazioni si aprono ogni Domenica alle ore 18:00, con validità dal Lunedì alla Domenica successivi. E' possibile prenotare fino ad 1 ora prima della fine di ogni fascia oraria; E' obbligatorio mostrare all'ingresso il ticket di prenotazione sul cellulare o stampato al personale preposto al controllo; E' obbligatorio portare con sé un documento di riconoscimento valido e codice fiscale (per ogni partecipante); Al termine di ogni fascia oraria (mattina: ore 13:00 - pomeriggio: ore 18:00), l'area deve essere prontamente liberata; E' vietato parcheggiare veicoli sulla strada carrabile di Discesa Gaiola.
Avete mai visto una città sommersa? Ve la consiglio consultate il sito internet per avere dettagli sulle modalità
49 paikallista suosittelee
Baian vedenalainen arkeologinen puisto
94 Via Lucullo
49 paikallista suosittelee
Avete mai visto una città sommersa? Ve la consiglio consultate il sito internet per avere dettagli sulle modalità
Un modo unico per guardare Napoli e il Vesuvio dal mare. Bisogna prenotare consultate il sito internet per avere i contatti e i dettagli, Il luogo è raggiungibile in auto c’è un parcheggio a pagamento
77 paikallista suosittelee
Kayak Napoli
68 Via Posillipo
77 paikallista suosittelee
Un modo unico per guardare Napoli e il Vesuvio dal mare. Bisogna prenotare consultate il sito internet per avere i contatti e i dettagli, Il luogo è raggiungibile in auto c’è un parcheggio a pagamento
Affollata nei mesi di luglio ed agosto perfetta a giugno e settembre, di solito ci vado con la bicicletta ( 30 minuti) ma si raggiunge anche in auto, li troverete parcheggi a pagamento
Miseno beach
30 Via Miliscola
Affollata nei mesi di luglio ed agosto perfetta a giugno e settembre, di solito ci vado con la bicicletta ( 30 minuti) ma si raggiunge anche in auto, li troverete parcheggi a pagamento
Ideale per un picnic, punto panoramico molto suggestivo. Situato nel quartiere Posillipo raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici ( bus 612 fino a mergellina e da lì bus per Posillipo )
357 paikallista suosittelee
Parco Virgiliano
Viale Virgilio
357 paikallista suosittelee
Ideale per un picnic, punto panoramico molto suggestivo. Situato nel quartiere Posillipo raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici ( bus 612 fino a mergellina e da lì bus per Posillipo )
Il Real Bosco di Capodimonte è passato sotto la direzione del Museo di Capodimonte con la Riforma Franceschini che ha unificato due gestioni in precedenza afferenti a diverse Soprintendenze, una vera e propria rivoluzione amministrativo-gestionale che ha trasformato l’identità culturale e la missione stessa del museo. Consultate il sito internet per info su mostre e d eventi
23 paikallista suosittelee
Parco Di Capodimonte Porta Piccola
2 Via Miano
23 paikallista suosittelee
Il Real Bosco di Capodimonte è passato sotto la direzione del Museo di Capodimonte con la Riforma Franceschini che ha unificato due gestioni in precedenza afferenti a diverse Soprintendenze, una vera e propria rivoluzione amministrativo-gestionale che ha trasformato l’identità culturale e la missione stessa del museo. Consultate il sito internet per info su mostre e d eventi
Molto frequentato dai locali qui è possibile fare il bagno, prendere il sole, noleggiare il kayak e pranzare sul mare. Raggiungibile con il bus 612 dallo stazionamento di pianura e scendere a Mergellina da lì in bus oppure una piacevole passeggiata fino al lido.
31 paikallista suosittelee
Bagno Elena
14 Via Posillipo
31 paikallista suosittelee
Molto frequentato dai locali qui è possibile fare il bagno, prendere il sole, noleggiare il kayak e pranzare sul mare. Raggiungibile con il bus 612 dallo stazionamento di pianura e scendere a Mergellina da lì in bus oppure una piacevole passeggiata fino al lido.
Il simbolo per eccellenza della città di Napoli, per arrivarci con i mezzi pubblici esiste il servizio offerto da EAV Bus con Partenza da Piazza Piedigrotta (puoi arrivarci dall’appartamneto con il bus 612 fermandoti a piazza Sannazzaro), arrivo al Vesuvio. Orari partenze bus Napoli – Vesuvio: ore 9:00, arrivo alle 10:30 sul Vesuvio; ore 10:15 arrivo alle 11:45. Orari e giorni visite al Vesuvio E’ possibile salire sul Vesuvio per un’escursione tutti i giorni dell’anno, tranne i giorni in cui le condizioni meteo rendano sconsigliabile il percorso. Orari Gennaio, Febbraio, Novembre, Dicembre: 9:00 – 15:00 Marzo e Ottobre: 9:00 – 16:00 Aprile, Maggio, Giugno, Settembre: 9:00 – 17:00 Luglio e Agosto: 9:00 – 18:00 Prezzi biglietti visita al Vesuvio Intero: 10€ Ridotto: 8€ per studenti con lettera del Dirigente Scolastico e cittadini dei 13 comuni del parco con regolare tessera di riconoscimento. Gratuito: bambini di altezza inferiore a 1,20 accompagnati dai genitori; disabili muniti di certificato e accompagnatore. Attrezzatura per escursione sul Vesuvio Si consiglia un’attrezzatura sportiva o da trekking. In cima la temperatura è inferiore e sono possibili raffiche di vento Durata della visita: 1h30’ o 2h, a seconda delle condizioni del visitatore. Difficoltà percorso: Bassa.
517 paikallista suosittelee
Vesuvion kansallispuisto
Sentiero del Gran Cono
517 paikallista suosittelee
Il simbolo per eccellenza della città di Napoli, per arrivarci con i mezzi pubblici esiste il servizio offerto da EAV Bus con Partenza da Piazza Piedigrotta (puoi arrivarci dall’appartamneto con il bus 612 fermandoti a piazza Sannazzaro), arrivo al Vesuvio. Orari partenze bus Napoli – Vesuvio: ore 9:00, arrivo alle 10:30 sul Vesuvio; ore 10:15 arrivo alle 11:45. Orari e giorni visite al Vesuvio E’ possibile salire sul Vesuvio per un’escursione tutti i giorni dell’anno, tranne i giorni in cui le condizioni meteo rendano sconsigliabile il percorso. Orari Gennaio, Febbraio, Novembre, Dicembre: 9:00 – 15:00 Marzo e Ottobre: 9:00 – 16:00 Aprile, Maggio, Giugno, Settembre: 9:00 – 17:00 Luglio e Agosto: 9:00 – 18:00 Prezzi biglietti visita al Vesuvio Intero: 10€ Ridotto: 8€ per studenti con lettera del Dirigente Scolastico e cittadini dei 13 comuni del parco con regolare tessera di riconoscimento. Gratuito: bambini di altezza inferiore a 1,20 accompagnati dai genitori; disabili muniti di certificato e accompagnatore. Attrezzatura per escursione sul Vesuvio Si consiglia un’attrezzatura sportiva o da trekking. In cima la temperatura è inferiore e sono possibili raffiche di vento Durata della visita: 1h30’ o 2h, a seconda delle condizioni del visitatore. Difficoltà percorso: Bassa.
Un viaggio tra scenari incredibili e panorami stupendi La Funivia del Monte Faito sale dal mare di Castellammare di Stabia sino agli straordinari boschi della montagna del Faito offrendo un viaggio attraverso uno scenario incredibile. La stazione inferiore della funivia si trova a Castellammare ad appena 9 mt s.l.m. mentre quella superiore è sul Monte Faito a 1.092 mt s.l.m. e fa parte del comune di Vico Equense. La corsa della funivia dura appena 7 minuti tra panorami incredibili. La Funivia del Vesuvio, detta Pannarella, può essere raggiunta comodamente anche da Napoli con il treno EAV Circumvesuviana – linea per Sorrento scendendo nella fermata di Castellammare di Stabia proprio nella stessa stazione che ospita anche la Funivia del Faito. “MI biglietti, oltre che alla stazione di Castellammare ed alla stazione superiore della funivia, sono anche su GoEav, l’app che consente di acquistare i titoli di viaggio direttamente con il proprio smartphone Arrivati sul Monte avrete la possibilità di sostare nel bar che troverete in cima, il quale offre servizio sdraio e la possibilità di pranzare. Lo consiglio per le giornate più calde, li avrete modo di respirare aria fresca, perfetto anche al tramonto. Dall’appartamento per arrivare a Castellammare di Stabia dovrete prendere il bus 615 che vi fermerà ai Campi Flegrei e da li prendere il treno che vi porterà a Castellammare di Stabia in 1 ora è 20 minuti
Monte Faito
Un viaggio tra scenari incredibili e panorami stupendi La Funivia del Monte Faito sale dal mare di Castellammare di Stabia sino agli straordinari boschi della montagna del Faito offrendo un viaggio attraverso uno scenario incredibile. La stazione inferiore della funivia si trova a Castellammare ad appena 9 mt s.l.m. mentre quella superiore è sul Monte Faito a 1.092 mt s.l.m. e fa parte del comune di Vico Equense. La corsa della funivia dura appena 7 minuti tra panorami incredibili. La Funivia del Vesuvio, detta Pannarella, può essere raggiunta comodamente anche da Napoli con il treno EAV Circumvesuviana – linea per Sorrento scendendo nella fermata di Castellammare di Stabia proprio nella stessa stazione che ospita anche la Funivia del Faito. “MI biglietti, oltre che alla stazione di Castellammare ed alla stazione superiore della funivia, sono anche su GoEav, l’app che consente di acquistare i titoli di viaggio direttamente con il proprio smartphone Arrivati sul Monte avrete la possibilità di sostare nel bar che troverete in cima, il quale offre servizio sdraio e la possibilità di pranzare. Lo consiglio per le giornate più calde, li avrete modo di respirare aria fresca, perfetto anche al tramonto. Dall’appartamento per arrivare a Castellammare di Stabia dovrete prendere il bus 615 che vi fermerà ai Campi Flegrei e da li prendere il treno che vi porterà a Castellammare di Stabia in 1 ora è 20 minuti

Visite turistiche

Napoli sotterranea è una tappa obbligatoria per i visitatori e per i cittadini di Napoli. Visitare questo substrato che sorregge la città di Napoli da circa 5000 anni, significa immergersi in un’esperienza unica ed emozionante. Da oltre 30 anni, offriamo escursioni in quest’affascinante e suggestivo sottosuolo. Inoltre, con l’aiuto dei membri dell’Associazione che si adoperano – senza aver mai ricevuto alcun tipo di finanziamento da parte di istituzioni pubbliche o di enti privati- nel recupero e nella valorizzazion e del sottosuolo, sono state recuperate importanti opere di ingegneria civile dell’antichità. Grazie alla competenza e alla collaborazione dell’Associazione, il cui unico scopo è far conoscere ed amare la città di Napoli, Napoli Sotterranea ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per altre realtà nate in Italia e in Europa. Partecipare a quest’escursione non vuol dire solo compiere un viaggio lungo un tragitto a 40 metri di profondità tra cunicoli e cisterne: significa immergersi completamente nel percorso storico, lungo ben 2400 anni, che ha affrontato la città di Napoli ed i suoi abitanti. Difatti, durante l’escursione sarà possibile ammirare diversi reperti storici che spaziano dai resti dell’antico acquedotto greco-romano ai rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale: un vero e proprio viaggio nel tempo da fare a piedi. Visitare il sito internet per info e prenotazioni
Water museum
Napoli sotterranea è una tappa obbligatoria per i visitatori e per i cittadini di Napoli. Visitare questo substrato che sorregge la città di Napoli da circa 5000 anni, significa immergersi in un’esperienza unica ed emozionante. Da oltre 30 anni, offriamo escursioni in quest’affascinante e suggestivo sottosuolo. Inoltre, con l’aiuto dei membri dell’Associazione che si adoperano – senza aver mai ricevuto alcun tipo di finanziamento da parte di istituzioni pubbliche o di enti privati- nel recupero e nella valorizzazion e del sottosuolo, sono state recuperate importanti opere di ingegneria civile dell’antichità. Grazie alla competenza e alla collaborazione dell’Associazione, il cui unico scopo è far conoscere ed amare la città di Napoli, Napoli Sotterranea ha rappresentato un punto di partenza fondamentale per altre realtà nate in Italia e in Europa. Partecipare a quest’escursione non vuol dire solo compiere un viaggio lungo un tragitto a 40 metri di profondità tra cunicoli e cisterne: significa immergersi completamente nel percorso storico, lungo ben 2400 anni, che ha affrontato la città di Napoli ed i suoi abitanti. Difatti, durante l’escursione sarà possibile ammirare diversi reperti storici che spaziano dai resti dell’antico acquedotto greco-romano ai rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale: un vero e proprio viaggio nel tempo da fare a piedi. Visitare il sito internet per info e prenotazioni
Luogo simbolo della città, consultate il sito internet per info sugli eventi e mostre e prenotazioni. Non andate via senza visitare il fantastico borgo Marinari , luogo ancora frequentato da vecchi pescatori, sarà possibile effettuare giri in barca, pranzare a base di pesce nei suggestivi ristoranti della zona o semplicemente fare un aperitivo seduti di fronte al mare Raggiungibile con il bus 612 dallo stazionamento di pianura per scendere a Mergellina da lì iniziare a passeggiare sul lungomare e sarà subito visibile
445 paikallista suosittelee
Ovo linna
3 Via Eldorado
445 paikallista suosittelee
Luogo simbolo della città, consultate il sito internet per info sugli eventi e mostre e prenotazioni. Non andate via senza visitare il fantastico borgo Marinari , luogo ancora frequentato da vecchi pescatori, sarà possibile effettuare giri in barca, pranzare a base di pesce nei suggestivi ristoranti della zona o semplicemente fare un aperitivo seduti di fronte al mare Raggiungibile con il bus 612 dallo stazionamento di pianura per scendere a Mergellina da lì iniziare a passeggiare sul lungomare e sarà subito visibile
Altro luogo simbolo della città consultate il sito internet per info su eventi e prenotazioni Raggiungibile con la Circumflegrea che vi fermerà al Montesanto (centro storico) da lì percorrere la folkloristica zona Pignasecca per raggiungere via Toledo e piazza Municipio
212 paikallista suosittelee
Museo Civico di Castel Nuovo
Via Vittorio Emanuele III
212 paikallista suosittelee
Altro luogo simbolo della città consultate il sito internet per info su eventi e prenotazioni Raggiungibile con la Circumflegrea che vi fermerà al Montesanto (centro storico) da lì percorrere la folkloristica zona Pignasecca per raggiungere via Toledo e piazza Municipio
Luogo simbolo della città dove troverete spesso eventi e artisti di strada. Visitate anche il Palazzo Reale situato nella piazza e l’adiacente Teatro San Carlo. Raggiungibile con la Circumflegrea che vi fermerà al Montesanto (centro storico) da lì percorrere la folkloristica zona Pignasecca per raggiungere via Toledo
464 paikallista suosittelee
Piazza del Plebiscito
Piazza del Plebiscito
464 paikallista suosittelee
Luogo simbolo della città dove troverete spesso eventi e artisti di strada. Visitate anche il Palazzo Reale situato nella piazza e l’adiacente Teatro San Carlo. Raggiungibile con la Circumflegrea che vi fermerà al Montesanto (centro storico) da lì percorrere la folkloristica zona Pignasecca per raggiungere via Toledo
Da qui sarà possibile avere una vista ravvicinata sul Vesuvio. Visibile dal centro storico, il castello si trova nel quartiere Vomerò. Consultate il sito internet per info su mostre ed eventi. Raggiungibile con il bus 613 dallo stazionamento dei bus di pianura che vi fermerà al Vomero
328 paikallista suosittelee
Castel Sant'Elmo
20/A Via Tito Angelini
328 paikallista suosittelee
Da qui sarà possibile avere una vista ravvicinata sul Vesuvio. Visibile dal centro storico, il castello si trova nel quartiere Vomerò. Consultate il sito internet per info su mostre ed eventi. Raggiungibile con il bus 613 dallo stazionamento dei bus di pianura che vi fermerà al Vomero
La strada più importante del centro antico piena di negozi di souvenir e artisti di strada
Reeser Str. 106, 46446 Emmerich am Rhein, Saksa
La strada più importante del centro antico piena di negozi di souvenir e artisti di strada
Il tesoro più grande al mando di proprietà del popolo napoletano. Visitate il sito internet per info e prenotazioni
163 paikallista suosittelee
Museum of the Treasure of San Gennaro
149 Via Duomo
163 paikallista suosittelee
Il tesoro più grande al mando di proprietà del popolo napoletano. Visitate il sito internet per info e prenotazioni
Gli Scavi Archeologici di Pompei, un affascinante percorso nel passato L’eruzione del 79 d.C. La celebre eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 d.C. provocò la distruzione di Pompei e di una vastissima area dell’attuale zona vesuviana, come le città di Ercolano, Stabia e Oplonti. La città fu sepolta da uno spesso strato di ceneri e lapilli. Abbiamo avuto notizia di quei terribili eventi attraverso gli scritti di Plinio il Giovane nelle due lettere a Tacito nelle quali racconta la drammatica morte di suo zio, Plinio il Vecchio, autore della Historia Naturalis, il quale morì nel tentativo di portare soccorso alle popolazione colpita dall’immane calamità. Gli scavi di Pompei Testimonianza ancora più stringente di quella calamità ci è tramandata attraverso gli scavi archeologici di Pompei i cui resti, sepolti dell’eruzione, si sono conservati pressoché intatti fino ai giorni nostri. Gli scavi hanno riportato alla luce una grande quantità di reperti di pregiatissimo valore. Già a partire dalla fine del XVI secolo furono rinvenuti reperti archeologici dell’antica città di Pompei. Nel 1748 durante il regno di Carlo III di Spagna iniziarono in modo sistematico le prime campagne di scavo con un lavoro che prosegue tuttora. Ad oggi gli Scavi di di Pompei rappresentano il terzo sito museale statale più visitato in Italia, superati solo da Pantheon e Colosseo con il Foro Romano. Inoltre il parco archeologico di Pompei è entrato a far parte, insieme agli scavi di Ercolano e Oplonti, del patrimonio UNESCO. Cosa vedere negli Scavi di Pompei Per visitare tutta l’area archeologica di Pompei occorrerebbero più giornate, data la vastità del luogo e il numero considerevole di luoghi da ammirare e da visitare. Ecco perché è meglio concentrarsi su alcuni posti imperdibili per apprendere al meglio il passato del nostro territorio, le abitudini, le tradizioni e i costumi degli antichi abitanti di Pompei prima dell’eruzione del 79 d.C. Casa del Fauno La Casa del Fauno è una delle attrazioni principali di Pompei, un’antica villa romana di circa 3000 metri quadrati, tra le più imponenti e maestose della città. La struttura risale al II secolo a.C. e il suo nome si riferisce al ritrovamento di una statuetta in bronzo raffigurante un fauno, al centro dell’impluvium. La Casa del Fauno possiede due giardini con peristilio e due atri, era decorata con affreschi e pavimentata con mosaici, tra cui quello dell’esedra, raffigurante la battaglia tra Dario e Alessandro, custoditi nel museo archeologico nazionale di Napoli. Anfiteatro di Pompei L’Anfiteatro du costruito tra l’80 e il 70 a.C. ed è tra i migliori conservati al mondo e tra i più grandi, tanto da poter contenere ventimila persone. La cavea era divisa in tre sezioni, in base ai ceti sociali degli spettatori ed era presente anche un velarium che proteggeva gli spettatori dal sole o dalla pioggia. L’esterno è caratterizzato da un ordine inferiore ad archi cechi, e un ordine superiore con archi a tutto sesto. Il Teatro Grande Questo teatro, poco distante dalla Casa del Fauno, poteva contenere fino a 5000 persone. L’area dell’orchestra è è a forma di ferro di cavallo, la cavea è divisa in tre ordini e tutta la struttura poteva essere coperta da un velarium; la scena fu ricostruita dopo il terremoto del 62, decorata con marmi e statue, mentre lo sfondo voleva imitare un palazzo principesco. Era qui che venivano rappresentate le celebri opere di Plauto e Terenzio, ed è sempre qui che oggi, come millenni fa, vanno in scena antichi drammi greci in occasione di speciali rassegne teatrali come Pompei Theatrum Mundi. Villa dei Misteri Situata nei pressi di Ercolano, più distante rispetto a Pompei, questa villa apparteneva ai patrizi romani, probabilmente alla moglie dell’imperatore Augusto, Livia. La villa deve il nome a una serie di affreschi presenti nel triclinio, con figure a grandezza naturale che rappresentano probabilmente uno spettacolo di mimi, o momenti di un rito, o la preparazione di una donna al matrimonio. Strutturata su due piani, la villa possedeva ambienti rustici, come forno e cucine, ma anche residenziali, come l’atrio, una veranda ed l’area termale. Il Foro di Pompei Era il cuore dell’attività quotidiana degli antichi abitanti di Pompei. Era qui che si affacciavano gli edifici più importanti della città, come quelli dell’Amministrazione Pubblica, dove si riunivano le personalità politiche, ed è qui che si svolgevano manifestazioni religiose e attività commerciali. Il Foro fu sistemato nel II secolo a.C., abbattendo le numerose botteghe che lo circondavano e abbellendo la piazza con statue, mai ritrovate, di dei o di cittadini illustri. Tempio di Apollo È tra i più antichi di Pompei, costruito tra il 575 e 550 a.C. Il tempio di Apollo è circondato da unporticato in tufo, con colonne in stile ionico e trabeazione dorica. L’alto podio del tempio, dove è situata la cella, a cui si accede con una scala, è pavimentata con pietre policrome e nel cortile erano collocate le statue di Apollo e Diana nelle sembianze di arcieri, un altare risalente all’80 a.C. e una meridiana. Terme Stabiane Queste terme sono le più antiche della città, risalenti al III-IV secolo a.C. Gli ambienti erano suddivisi per uomini e donne e possedevano il frigidarium, il calidarium e il tepidarium, spogliatoi e la sala delle fornaci dove venova prodotto il calore. La palestra era riservata solo agli uomini. Vi si trovavano anche una latrina e una piscina. La pavimentazione delle terme era completamente riscaldata. Sono ancora conservete le raffigurazioni in stucco di soggetti mitologici e personaggi pompeiani disegnati sotto la volta a cupola a imitazione del cielo. Qualche consiglio su come visitare gli Scavi di Pompei Conviene prendere le audioguide? Acquistare una audioguida è fondamentale per riuscire ad apprezzare a fondo la visita della vastissima Pompei, i cartelli sono pochi e le informazioni testuali non forniscono un’esperienza di visita completa. Per risparmiare pochi euro vi perdereste nozioni fondamentali per capire come si svolgeva la vita a Pompei ed i dettagli dei vari luoghi che, ad un occhio inesperto, possono sembrare molto simili e monotoni. Ma attenzione: all’esterno degli Scavi troverete un’orda di guide turistiche e audioguide non ufficiali, autorizzate e non. Stategli alla larga, presso la biglietteria potrete acquistare un’audioguida più economica ed enormemente più completa! Quanto dura la visita a Pompei? La visita sarà molto lunga e vi porterà via un’intera giornata, Pompei era una città davvero molto vasta. Portatevi dell’acqua fresca e non dimenticate di prendere una mappa della città all’ingresso, altrimenti sicuramente vi perderete e rischierete di vagare a lungo. Non prendete “ricordini” dal sito archeologico So che sembra banale dirlo, ma non prendete “ricordini” lungo la via. Ci sono numerosissimi controlli e le multe sono salatissime, in alcuni casi si rientra addirittura nel penale rischiando la detenzione! Informazioni sugli Scavi di Pompei Orari di apertura: Dal 1 aprile al 31 ottobre: 9.00 – 19.30 (sabato e domenica apertura 8.30 – ultimo ingresso 18.00) Dal 1 novembre al 31 marzo: 9.00 – 17.00 (ultimo ingresso 15.30 – sabato e domenica apertura 8.30) Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre Prezzo biglietti di Ingresso a Pompei: Acquista online Biglietto Pompei singolo Accesso da Piazza Anfiteatro (validità 1 giorno): Intero, € 17,50 | Ridotto € 3,50 (dai 18 ai 24 anni) Acquista online Biglietto Oplonti: Intero, € 8,00 Gratuito ai cittadini di età inferiore a 18 anni, ai portatori di handicap, agli studiosi di settore, alle guide, agli interpreti, ai giornalisti, ai docenti accompagnatori e al personale MIBACT. : Come arrivare agli Scavi di Pompei:dall’appartamento prendere il bus 615 allo stazionamento di Pianura per fermarsi ai Campi Flegrei da li Trenitalia linea Napoli-Salerno: fermata Pompei
Pompeii (UNESCO)
Gli Scavi Archeologici di Pompei, un affascinante percorso nel passato L’eruzione del 79 d.C. La celebre eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 d.C. provocò la distruzione di Pompei e di una vastissima area dell’attuale zona vesuviana, come le città di Ercolano, Stabia e Oplonti. La città fu sepolta da uno spesso strato di ceneri e lapilli. Abbiamo avuto notizia di quei terribili eventi attraverso gli scritti di Plinio il Giovane nelle due lettere a Tacito nelle quali racconta la drammatica morte di suo zio, Plinio il Vecchio, autore della Historia Naturalis, il quale morì nel tentativo di portare soccorso alle popolazione colpita dall’immane calamità. Gli scavi di Pompei Testimonianza ancora più stringente di quella calamità ci è tramandata attraverso gli scavi archeologici di Pompei i cui resti, sepolti dell’eruzione, si sono conservati pressoché intatti fino ai giorni nostri. Gli scavi hanno riportato alla luce una grande quantità di reperti di pregiatissimo valore. Già a partire dalla fine del XVI secolo furono rinvenuti reperti archeologici dell’antica città di Pompei. Nel 1748 durante il regno di Carlo III di Spagna iniziarono in modo sistematico le prime campagne di scavo con un lavoro che prosegue tuttora. Ad oggi gli Scavi di di Pompei rappresentano il terzo sito museale statale più visitato in Italia, superati solo da Pantheon e Colosseo con il Foro Romano. Inoltre il parco archeologico di Pompei è entrato a far parte, insieme agli scavi di Ercolano e Oplonti, del patrimonio UNESCO. Cosa vedere negli Scavi di Pompei Per visitare tutta l’area archeologica di Pompei occorrerebbero più giornate, data la vastità del luogo e il numero considerevole di luoghi da ammirare e da visitare. Ecco perché è meglio concentrarsi su alcuni posti imperdibili per apprendere al meglio il passato del nostro territorio, le abitudini, le tradizioni e i costumi degli antichi abitanti di Pompei prima dell’eruzione del 79 d.C. Casa del Fauno La Casa del Fauno è una delle attrazioni principali di Pompei, un’antica villa romana di circa 3000 metri quadrati, tra le più imponenti e maestose della città. La struttura risale al II secolo a.C. e il suo nome si riferisce al ritrovamento di una statuetta in bronzo raffigurante un fauno, al centro dell’impluvium. La Casa del Fauno possiede due giardini con peristilio e due atri, era decorata con affreschi e pavimentata con mosaici, tra cui quello dell’esedra, raffigurante la battaglia tra Dario e Alessandro, custoditi nel museo archeologico nazionale di Napoli. Anfiteatro di Pompei L’Anfiteatro du costruito tra l’80 e il 70 a.C. ed è tra i migliori conservati al mondo e tra i più grandi, tanto da poter contenere ventimila persone. La cavea era divisa in tre sezioni, in base ai ceti sociali degli spettatori ed era presente anche un velarium che proteggeva gli spettatori dal sole o dalla pioggia. L’esterno è caratterizzato da un ordine inferiore ad archi cechi, e un ordine superiore con archi a tutto sesto. Il Teatro Grande Questo teatro, poco distante dalla Casa del Fauno, poteva contenere fino a 5000 persone. L’area dell’orchestra è è a forma di ferro di cavallo, la cavea è divisa in tre ordini e tutta la struttura poteva essere coperta da un velarium; la scena fu ricostruita dopo il terremoto del 62, decorata con marmi e statue, mentre lo sfondo voleva imitare un palazzo principesco. Era qui che venivano rappresentate le celebri opere di Plauto e Terenzio, ed è sempre qui che oggi, come millenni fa, vanno in scena antichi drammi greci in occasione di speciali rassegne teatrali come Pompei Theatrum Mundi. Villa dei Misteri Situata nei pressi di Ercolano, più distante rispetto a Pompei, questa villa apparteneva ai patrizi romani, probabilmente alla moglie dell’imperatore Augusto, Livia. La villa deve il nome a una serie di affreschi presenti nel triclinio, con figure a grandezza naturale che rappresentano probabilmente uno spettacolo di mimi, o momenti di un rito, o la preparazione di una donna al matrimonio. Strutturata su due piani, la villa possedeva ambienti rustici, come forno e cucine, ma anche residenziali, come l’atrio, una veranda ed l’area termale. Il Foro di Pompei Era il cuore dell’attività quotidiana degli antichi abitanti di Pompei. Era qui che si affacciavano gli edifici più importanti della città, come quelli dell’Amministrazione Pubblica, dove si riunivano le personalità politiche, ed è qui che si svolgevano manifestazioni religiose e attività commerciali. Il Foro fu sistemato nel II secolo a.C., abbattendo le numerose botteghe che lo circondavano e abbellendo la piazza con statue, mai ritrovate, di dei o di cittadini illustri. Tempio di Apollo È tra i più antichi di Pompei, costruito tra il 575 e 550 a.C. Il tempio di Apollo è circondato da unporticato in tufo, con colonne in stile ionico e trabeazione dorica. L’alto podio del tempio, dove è situata la cella, a cui si accede con una scala, è pavimentata con pietre policrome e nel cortile erano collocate le statue di Apollo e Diana nelle sembianze di arcieri, un altare risalente all’80 a.C. e una meridiana. Terme Stabiane Queste terme sono le più antiche della città, risalenti al III-IV secolo a.C. Gli ambienti erano suddivisi per uomini e donne e possedevano il frigidarium, il calidarium e il tepidarium, spogliatoi e la sala delle fornaci dove venova prodotto il calore. La palestra era riservata solo agli uomini. Vi si trovavano anche una latrina e una piscina. La pavimentazione delle terme era completamente riscaldata. Sono ancora conservete le raffigurazioni in stucco di soggetti mitologici e personaggi pompeiani disegnati sotto la volta a cupola a imitazione del cielo. Qualche consiglio su come visitare gli Scavi di Pompei Conviene prendere le audioguide? Acquistare una audioguida è fondamentale per riuscire ad apprezzare a fondo la visita della vastissima Pompei, i cartelli sono pochi e le informazioni testuali non forniscono un’esperienza di visita completa. Per risparmiare pochi euro vi perdereste nozioni fondamentali per capire come si svolgeva la vita a Pompei ed i dettagli dei vari luoghi che, ad un occhio inesperto, possono sembrare molto simili e monotoni. Ma attenzione: all’esterno degli Scavi troverete un’orda di guide turistiche e audioguide non ufficiali, autorizzate e non. Stategli alla larga, presso la biglietteria potrete acquistare un’audioguida più economica ed enormemente più completa! Quanto dura la visita a Pompei? La visita sarà molto lunga e vi porterà via un’intera giornata, Pompei era una città davvero molto vasta. Portatevi dell’acqua fresca e non dimenticate di prendere una mappa della città all’ingresso, altrimenti sicuramente vi perderete e rischierete di vagare a lungo. Non prendete “ricordini” dal sito archeologico So che sembra banale dirlo, ma non prendete “ricordini” lungo la via. Ci sono numerosissimi controlli e le multe sono salatissime, in alcuni casi si rientra addirittura nel penale rischiando la detenzione! Informazioni sugli Scavi di Pompei Orari di apertura: Dal 1 aprile al 31 ottobre: 9.00 – 19.30 (sabato e domenica apertura 8.30 – ultimo ingresso 18.00) Dal 1 novembre al 31 marzo: 9.00 – 17.00 (ultimo ingresso 15.30 – sabato e domenica apertura 8.30) Giorni di chiusura: 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre Prezzo biglietti di Ingresso a Pompei: Acquista online Biglietto Pompei singolo Accesso da Piazza Anfiteatro (validità 1 giorno): Intero, € 17,50 | Ridotto € 3,50 (dai 18 ai 24 anni) Acquista online Biglietto Oplonti: Intero, € 8,00 Gratuito ai cittadini di età inferiore a 18 anni, ai portatori di handicap, agli studiosi di settore, alle guide, agli interpreti, ai giornalisti, ai docenti accompagnatori e al personale MIBACT. : Come arrivare agli Scavi di Pompei:dall’appartamento prendere il bus 615 allo stazionamento di Pianura per fermarsi ai Campi Flegrei da li Trenitalia linea Napoli-Salerno: fermata Pompei

Aperitivo e nightlife

Frequentato dai locali si trova nei quartieri Spagnoli consultate la pagina Fb per avere info
6 paikallista suosittelee
CU.QU. / cucinadiquartiere
12-13 Vicoletto Berio
6 paikallista suosittelee
Frequentato dai locali si trova nei quartieri Spagnoli consultate la pagina Fb per avere info
Frequentatissimo dai giovani della città si trova a piazza Bellini, mal centro storico, qui è possibile bere spritz a 2 euro
38 paikallista suosittelee
Caffè Arabo
82 Via Santa Maria di Costantinopoli
38 paikallista suosittelee
Frequentatissimo dai giovani della città si trova a piazza Bellini, mal centro storico, qui è possibile bere spritz a 2 euro
Altro luogo molto frequentato dai giovani della città e da studenti universitari situato nei quartieri spagnoli
41 paikallista suosittelee
Cammarota Spritz
31 Vico Lungo Teatro Nuovo
41 paikallista suosittelee
Altro luogo molto frequentato dai giovani della città e da studenti universitari situato nei quartieri spagnoli
Luogo molto frequentato da giovani locali e studenti universitari, si anima dopo le ore 22.30
44 paikallista suosittelee
Bucopertuso - Public House
21 Via Giovanni Paladino
44 paikallista suosittelee
Luogo molto frequentato da giovani locali e studenti universitari, si anima dopo le ore 22.30
Locale del centro storico molto frequentato dove spesso fanno musica dal vivo, ottimi cocktail
46 paikallista suosittelee
Kestè
26 Via S. Giovanni Maggiore Pignatelli
46 paikallista suosittelee
Locale del centro storico molto frequentato dove spesso fanno musica dal vivo, ottimi cocktail
Locale del centro storico molto particolare nel design, tranquillo e ben frequentato. Ottimo cocktail
Ba - Bar House
Locale del centro storico molto particolare nel design, tranquillo e ben frequentato. Ottimo cocktail
Situato nella centralissima spaccanapoli vi lascerà senza parole. Bellissimo il giardino dove potrete bere un caffè o gustare un cocktail
Palazzo Venezia
Situato nella centralissima spaccanapoli vi lascerà senza parole. Bellissimo il giardino dove potrete bere un caffè o gustare un cocktail
Locale situato nella centralissima Spaccanapoli, ben frequentato, arredamento vintage. Consultate la pagina FB per info su eventi
A'Mbasciata
Locale situato nella centralissima Spaccanapoli, ben frequentato, arredamento vintage. Consultate la pagina FB per info su eventi
Luogo molto frequentato dai locali nelle serate estive consultate la pagina Fb per info su eventi
51 paikallista suosittelee
Arenile di Bagnoli
14/B Via Coroglio
51 paikallista suosittelee
Luogo molto frequentato dai locali nelle serate estive consultate la pagina Fb per info su eventi
Carino ben frequentato ambiente multiculturale consultate la pagina fb per gli eventi
25 paikallista suosittelee
Shanti Art Musik Bar
56 Via Giovanni Paladino
25 paikallista suosittelee
Carino ben frequentato ambiente multiculturale consultate la pagina fb per gli eventi
Locale molto curato spesso ospita serate culturali e mostre consultare la pagina fb per gli eventi
10 paikallista suosittelee
Museum Shop
3 Largo corpo di napoli
10 paikallista suosittelee
Locale molto curato spesso ospita serate culturali e mostre consultare la pagina fb per gli eventi

Around Naples

Praticamente sconosciuta ai più fino agli inizi degli anni Cinquanta, l’isola di Ischia si trova nella zona settentrionale del Golfo di Napoli. L’isola è parte, insieme a Procida, Nisida e Vivara, dell’arcipelago campano delle isole Flegree che si trovano nel Mar Tirreno centrale. I greci colonizzarono l’isola chiamandola “colonia di Pithecusa” e grazie al suo porto la resero una prospera località che commerciava ferro con il resto dell’Italia. A metà degli anni Cinquanta nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno, l’archeologo tedesco Giorgio Buchner scoprì la famosa coppa di Nestore, risalente al 725 a.C. circa, e che costituisce uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica. In pochi sanno che nonostante Ischia abbia una storia millenaria, questa è stata per anni una semplice isola di pescatori che solo dalla metà del secolo scorso è diventata una meta turistica di fama internazionale. Ischia, infatti, è diventata famosa grazie all’editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli che nel 1951 attraccò qui con il suo yacht e comprendendo le potenzialità di questo territorio richiamò turisti da ogni parte del mondo. Rizzoli non si limitò a pubblicizzare Ischia nelle sue riviste, ma qui costruì hotel, strutture ricettive, un ospedale e persino un campo da calcio. L’imprenditore, inoltre, scelse Ischia come set cinematografico per girare diversi film richiamando un turismo d’élite fatto di personaggi della scena politica ed economica mondiale, di attori italiani e hollywoodiani, di artisti e musicisti. L’isola di Ischia si estende su una superficie di circa 46 chilometri quadrati e dal punto di vista amministrativo comprende sei comuni: Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio d’Ischia, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana. Famosa con il nome di “Isola verde” per la presenza di natura incontaminata e itinerari che sanno conquistare gli amanti del trekking, Ischia è una località che grazie al suo clima mite è una destinazione ideale durante tutto l’arco dell’anno. Visitando l’isola di Ischia non sarà difficile rimanere affascinati dalle sue spiagge dorate, dal mare dalle acque cristalline e dalla sua ottima tradizione culinaria. Ischia è anche famosa per essere una delle località europee con la più alta densità di terme, che sono dei veri e propri giardini termali con vasche di diversa temperatura, cascate, fanghi e spiaggette private che attirano ogni anno migliaia di visitatori. Castello Aragonese d'Ischia Simbolo di Ischia, il Castello Aragonese si trova su un isolotto collegato alla terra ferma grazie ad un ponte in pietra. I primi segni che narrano dell’esistenza di questo castello risalgono al V sec. a.C. quando Gerone, tiranno di Siracusa, costruì un primo insediamento su quest’area. Nel II sec. d.C. a causa di un’eruzione vulcanica ci fu un abbassamento del suolo che portò all’isolamento del Castello dal resto dell’Isola di Ischia, così l’isolotto su cui sorgeva il castello fu chiamato “Insula minor” (Isola minore) per distinguerlo da Ischia “Insula major” (Isola maggiore). L’attuale pianta del castello a forma quadrangolare con mura e torri è opera di Alfonso V d’Aragona che si ispirò al Maschio Angioino di Napoli. Dopo essere stato una prigione per gli ergastolani, dall’inizio del Novecento il Castello è stato acquisito dalla famiglia Mattera che ha curato il restauro della fortezza e che tuttora la gestisce. Attualmente il complesso, oltre al Castello, comprende i resti della Cattedrale dell’Assunta, la chiesa dell’Immacolata e il cimitero delle suore Clarisse. Tramite un ascensore è possibile salire fino alla cima della struttura e ammirare da lì un panorama mozzafiato sul Golfo di Napoli. In estate, inoltre, il Castello ospita eventi culturali, rassegne teatrali e il famoso Ischia Film Festival. Chiesa del Soccorso Situata in promontorio a picco sul mare, presso la località di Forio d’Ischia, la meravigliosa Chiesa del Soccorso è un altro simbolo indiscusso dell’isola. Il particolare contesto naturale in cui è inserita e la terrazza panoramica che permette di ammirare tramonti stupendi sono caratteristiche che colpiscono tutti i visitatori. L’edificio religioso, ottimo esempio di architettura locale, si presenta di colore bianco con piastrelle maiolicate policrome, sedili di pietra e un mix di elementi gotici, rinascimentali e barocchi. Al suo interno si trovano appesi alle pareti diversi ex-voto di numerosi marinai che lasciavano qui un segno di ringraziamento per essere sopravvissuti dopo lunghi viaggi. Baia di Sorgeto La Baia di Sorgeto è una cala a forma di mezzaluna circondata da pareti rocciose che ospita un vero e proprio parco termale naturale gratuito e aperto tutto l’anno. L’acqua termale calda che affiora dal sottosuolo si incontra qui con l’acqua del mare creando delle vasche naturali di varia grandezza dove è possibile immergersi. La posizione e la conformazione della baia, riparata dai venti e toccata dal sole per quasi tutto l’arco della giornata, rende possibile non solo fare il bagno di notte al chiaro di luna ma, per i più coraggiosi, di immergersi nelle acque anche nei mesi invernali più freddi. Le terme di Sorgeto si trovano in località Panza, nel comune di Forio, e possono essere raggiunte tramite un comodo taxi-boat da Sant’Angelo oppure percorrendo a piedi un itinerario in discesa di oltre 200 gradini. La località è davvero molto gettonata, per cui vi consigliamo di arrivare alla baia di Sorgeto la mattina presto per essere sicuri di trovare spazio. Giardini La Mortella I Giardini La Mortella si trovano a Forio di Ischia e sono stati voluti a partire dal 1958 da Lady Susana Walton, la moglie del compositore inglese Sir William Walton, con l’obbiettivo di realizzare un ambiente che ispirasse il marito nel suo lavoro di composizione. I giardini che si estendono in un’area di circa 2 ettari sorgono nella località detta Le Mortelle, un nome che deriva dai cespugli di mirto (Myrtus communis) che crescevano fra le rocce in questa zona. La Mortella è divisa in due sezioni: la Valle dove si trova un giardino più basso disegnato da Russell Page con un clima subtropicale e la Collina, un giardino superiore terrazzato. All’interno possiamo trovare un’ampia raccolta di piante esotiche e rare circondate da laghetti, corsi d’acqua e piccole cascate. Lady Walton fece realizzare anche diverse aree dove il marito poteva dedicarsi al suo lavoro come il grande anfiteatro all’aperto che tutt’oggi ospita concerti. Monte Epomeo Il Monte Epomeo con i suoi 788 metri è la cima più alta dell’isola di Ischia ed è costituito di tufo vulcanico verdastro. Grazie ai numerosi sentieri tracciati gli appassionati di trekking ed escursioni possono conquistare la cima del Monte dove si può ammirare vastissimo e splendido panorama che comprende Napoli, il Vesuvio, l’isola di Capri e, nelle giornate più serene, anche Ponza e Ventotene. L’itinerario più percorso è quello lungo circa 3 km che parte dalla piazzetta di Fontana e arriva in cima al Monte Epomeo con un dislivello di 400 metri. Sant’Angelo d’Ischia 6Cerca un Hotel a Sant’Angelo d’Ischia Piccolo borgo di pescatori nella parte più meridionale dell’isola, Sant’Angelo d’Ischia è uno degli angoli più pittoreschi dell’Isola e gode di un’atmosfera tranquilla e rilassante. Da alcuni paragonata a Capri, Sant’Angelo è caratterizzata da casette color pastello arroccate su una collina di tufo, vicoli stretti con boutiques e negozi e ristoranti che servono piatti della cucina locale. La città, totalmente pedonale, presenta un piccolo porticciolo turistico e molti locali e bar che sono il posto ideale dove godersi un aperitivo ammirando il sole tramontare. A Sant’Angelo si trova anche una delle spiagge più note dell’isola, la Cava Grado che ospita due famosi giardini termali, il Tropical e l’Aphrodite Per raggiungere l’isola dall’appartamento bisognerà prendere il bus 612 per scendere a piazza Sannazzaro e a pochi metri troverete il Molo Snav. I biglietti devono essere acquistati in anticipo sul sito Snav.
Isola d'Ischia
Praticamente sconosciuta ai più fino agli inizi degli anni Cinquanta, l’isola di Ischia si trova nella zona settentrionale del Golfo di Napoli. L’isola è parte, insieme a Procida, Nisida e Vivara, dell’arcipelago campano delle isole Flegree che si trovano nel Mar Tirreno centrale. I greci colonizzarono l’isola chiamandola “colonia di Pithecusa” e grazie al suo porto la resero una prospera località che commerciava ferro con il resto dell’Italia. A metà degli anni Cinquanta nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno, l’archeologo tedesco Giorgio Buchner scoprì la famosa coppa di Nestore, risalente al 725 a.C. circa, e che costituisce uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica. In pochi sanno che nonostante Ischia abbia una storia millenaria, questa è stata per anni una semplice isola di pescatori che solo dalla metà del secolo scorso è diventata una meta turistica di fama internazionale. Ischia, infatti, è diventata famosa grazie all’editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli che nel 1951 attraccò qui con il suo yacht e comprendendo le potenzialità di questo territorio richiamò turisti da ogni parte del mondo. Rizzoli non si limitò a pubblicizzare Ischia nelle sue riviste, ma qui costruì hotel, strutture ricettive, un ospedale e persino un campo da calcio. L’imprenditore, inoltre, scelse Ischia come set cinematografico per girare diversi film richiamando un turismo d’élite fatto di personaggi della scena politica ed economica mondiale, di attori italiani e hollywoodiani, di artisti e musicisti. L’isola di Ischia si estende su una superficie di circa 46 chilometri quadrati e dal punto di vista amministrativo comprende sei comuni: Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio d’Ischia, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana. Famosa con il nome di “Isola verde” per la presenza di natura incontaminata e itinerari che sanno conquistare gli amanti del trekking, Ischia è una località che grazie al suo clima mite è una destinazione ideale durante tutto l’arco dell’anno. Visitando l’isola di Ischia non sarà difficile rimanere affascinati dalle sue spiagge dorate, dal mare dalle acque cristalline e dalla sua ottima tradizione culinaria. Ischia è anche famosa per essere una delle località europee con la più alta densità di terme, che sono dei veri e propri giardini termali con vasche di diversa temperatura, cascate, fanghi e spiaggette private che attirano ogni anno migliaia di visitatori. Castello Aragonese d'Ischia Simbolo di Ischia, il Castello Aragonese si trova su un isolotto collegato alla terra ferma grazie ad un ponte in pietra. I primi segni che narrano dell’esistenza di questo castello risalgono al V sec. a.C. quando Gerone, tiranno di Siracusa, costruì un primo insediamento su quest’area. Nel II sec. d.C. a causa di un’eruzione vulcanica ci fu un abbassamento del suolo che portò all’isolamento del Castello dal resto dell’Isola di Ischia, così l’isolotto su cui sorgeva il castello fu chiamato “Insula minor” (Isola minore) per distinguerlo da Ischia “Insula major” (Isola maggiore). L’attuale pianta del castello a forma quadrangolare con mura e torri è opera di Alfonso V d’Aragona che si ispirò al Maschio Angioino di Napoli. Dopo essere stato una prigione per gli ergastolani, dall’inizio del Novecento il Castello è stato acquisito dalla famiglia Mattera che ha curato il restauro della fortezza e che tuttora la gestisce. Attualmente il complesso, oltre al Castello, comprende i resti della Cattedrale dell’Assunta, la chiesa dell’Immacolata e il cimitero delle suore Clarisse. Tramite un ascensore è possibile salire fino alla cima della struttura e ammirare da lì un panorama mozzafiato sul Golfo di Napoli. In estate, inoltre, il Castello ospita eventi culturali, rassegne teatrali e il famoso Ischia Film Festival. Chiesa del Soccorso Situata in promontorio a picco sul mare, presso la località di Forio d’Ischia, la meravigliosa Chiesa del Soccorso è un altro simbolo indiscusso dell’isola. Il particolare contesto naturale in cui è inserita e la terrazza panoramica che permette di ammirare tramonti stupendi sono caratteristiche che colpiscono tutti i visitatori. L’edificio religioso, ottimo esempio di architettura locale, si presenta di colore bianco con piastrelle maiolicate policrome, sedili di pietra e un mix di elementi gotici, rinascimentali e barocchi. Al suo interno si trovano appesi alle pareti diversi ex-voto di numerosi marinai che lasciavano qui un segno di ringraziamento per essere sopravvissuti dopo lunghi viaggi. Baia di Sorgeto La Baia di Sorgeto è una cala a forma di mezzaluna circondata da pareti rocciose che ospita un vero e proprio parco termale naturale gratuito e aperto tutto l’anno. L’acqua termale calda che affiora dal sottosuolo si incontra qui con l’acqua del mare creando delle vasche naturali di varia grandezza dove è possibile immergersi. La posizione e la conformazione della baia, riparata dai venti e toccata dal sole per quasi tutto l’arco della giornata, rende possibile non solo fare il bagno di notte al chiaro di luna ma, per i più coraggiosi, di immergersi nelle acque anche nei mesi invernali più freddi. Le terme di Sorgeto si trovano in località Panza, nel comune di Forio, e possono essere raggiunte tramite un comodo taxi-boat da Sant’Angelo oppure percorrendo a piedi un itinerario in discesa di oltre 200 gradini. La località è davvero molto gettonata, per cui vi consigliamo di arrivare alla baia di Sorgeto la mattina presto per essere sicuri di trovare spazio. Giardini La Mortella I Giardini La Mortella si trovano a Forio di Ischia e sono stati voluti a partire dal 1958 da Lady Susana Walton, la moglie del compositore inglese Sir William Walton, con l’obbiettivo di realizzare un ambiente che ispirasse il marito nel suo lavoro di composizione. I giardini che si estendono in un’area di circa 2 ettari sorgono nella località detta Le Mortelle, un nome che deriva dai cespugli di mirto (Myrtus communis) che crescevano fra le rocce in questa zona. La Mortella è divisa in due sezioni: la Valle dove si trova un giardino più basso disegnato da Russell Page con un clima subtropicale e la Collina, un giardino superiore terrazzato. All’interno possiamo trovare un’ampia raccolta di piante esotiche e rare circondate da laghetti, corsi d’acqua e piccole cascate. Lady Walton fece realizzare anche diverse aree dove il marito poteva dedicarsi al suo lavoro come il grande anfiteatro all’aperto che tutt’oggi ospita concerti. Monte Epomeo Il Monte Epomeo con i suoi 788 metri è la cima più alta dell’isola di Ischia ed è costituito di tufo vulcanico verdastro. Grazie ai numerosi sentieri tracciati gli appassionati di trekking ed escursioni possono conquistare la cima del Monte dove si può ammirare vastissimo e splendido panorama che comprende Napoli, il Vesuvio, l’isola di Capri e, nelle giornate più serene, anche Ponza e Ventotene. L’itinerario più percorso è quello lungo circa 3 km che parte dalla piazzetta di Fontana e arriva in cima al Monte Epomeo con un dislivello di 400 metri. Sant’Angelo d’Ischia 6Cerca un Hotel a Sant’Angelo d’Ischia Piccolo borgo di pescatori nella parte più meridionale dell’isola, Sant’Angelo d’Ischia è uno degli angoli più pittoreschi dell’Isola e gode di un’atmosfera tranquilla e rilassante. Da alcuni paragonata a Capri, Sant’Angelo è caratterizzata da casette color pastello arroccate su una collina di tufo, vicoli stretti con boutiques e negozi e ristoranti che servono piatti della cucina locale. La città, totalmente pedonale, presenta un piccolo porticciolo turistico e molti locali e bar che sono il posto ideale dove godersi un aperitivo ammirando il sole tramontare. A Sant’Angelo si trova anche una delle spiagge più note dell’isola, la Cava Grado che ospita due famosi giardini termali, il Tropical e l’Aphrodite Per raggiungere l’isola dall’appartamento bisognerà prendere il bus 612 per scendere a piazza Sannazzaro e a pochi metri troverete il Molo Snav. I biglietti devono essere acquistati in anticipo sul sito Snav.
, Procida è una piccola isola nel Golfo di Napoli che sa conquistare tutti i visitatori per la sua unicità. Eletta capitale della cultura nel 2022, Procida è un’isola vulcanica nel Golfo di Napoli che si distingue per la sua bellezza tipicamente mediterranea fatta di case color pastello, barche di pescatori e piccoli borghi arroccati nelle colline. L’isola ha cominciato a diventare famosa verso la fine degli anni Cinquanta grazie al libro “L’Isola di Arturo” scritto da Elsa Morante e a capolavori cinematografici come Il postino con Massimo Troisi e, in seguito, Il talento di Mr. Ripley con Matt Damon. Quando il traghetto attracca a Procida impossibile non rimanere conquistati da quest’isola dove l’aria profuma di salsedine e strette scalinate si insinuano tra edifici variopinti. Bisogna prendersi il giusto tempo per esplorare e scoprire Procida che è una meta che coniuga bellissimi paesaggi naturali con luoghi storici e spiagge dal mare cristallino. Il territorio di Procida è suddiviso in nove contrade, dette grancìe, che sono: Terra Murata, Corricella, Sent’cò, Semmarezio, San Leonardo, Madonna della Libera, Sant’Antuono, Sant’Antonio e Chiaiolella. Procida ha un’estensione di ‘’soli’’ 16 chilometri, ma, non bisogna farsi ingannare: l’isola va visitata seguendo quel ritmo lento che la contraddistingue, perdendosi nelle sue viette ed esplorando le sue piccole spiagge nascoste nelle baie. Meno elitaria di Capri e più selvaggia di Ischia, Procida è un’isola che sembra ferma nel tempo e che conquista tutti i visitatori per la sua genuinità e unicità. Da non perdere una visita al famoso borgo della Terra Murata, il nucleo storico dell’isola, e alla piccola isola di Vivara un’oasi naturale protetta collegata a Procida tramite un vecchio ponte. Non essendo Procida molto estesa, l’isola si gira facilmente a piedi o in alternativa, prendendo gli autobus o un comodo taxi. Marina Corricella, uno dei centri turistici dell’isola, è il borgo marinaro più antico di Procida e si affaccia sul mare regalando tramonti bellissimi. Il borgo, molto suggestivo e romantico, ha acquisito notorietà dopo essere stato il set cinematografico del film “Il Postino” con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta, ma merita una visita per il suo bellissimo porto originario del Seicento e il suo caratteristico centro. Passeggiando lungo le sue stradine si potranno ammirare casette colorate, reti di pescatori, negozietti di artigianato e locande che servono piatti della tradizione locale. Marina della Corricella è raggiungibile via mare o percorrendo delle lunghe scalinate che possono essere molto faticose ma permettono di ammirare una bellissimo panorama. Terra Murata si trova a quasi 90 metri sopra livello del mare ed è per questo il punto più alto dell’isola. Il nome del borgo deriva dal fatto che nel ‘500 la popolazione per proteggersi dalle incursioni dei pirati si rifugiava in questa zona centrale dell’isola e qui costruì un imponente sistema difensivo fatto di mura e torri. Camminare per questo borgo, tra le sue intricate stradine con case colorate accostate le una alle altre, significa fare un salto indietro nel tempo. A Torre Murata su una scogliera a picco sul mare si trova il maestoso Palazzo D’Avalos, un edificio costruito nel ‘500 dalla famiglia D’Avalos. Il complesso dal 1830 al 1988 è servito come penitenziario dove vennero rinchiusi anche esponenti del periodo fascista. Nella zona di Terra Murata non bisogna dimenticare anche una visita all’Abbazia di San Michele Arcangelo che è il patrono dell’isola. La chiesa, fondata nel 1026, ha subito negli anni diversi lavori di ristrutturazione e rimaneggiamenti fino a metà Cinquecento quando il Cardinale Innico D’Avalos le conferì l’impronta architettonica che ancora oggi possiamo ammirare. L’edificio ha una forma longitudinale a croce latina ed è composto da una navata centrale e da due navate laterali che ospitano tre cappelle ottocentesche. Nei sotterranei è possibili ammirare anche il bellissimo Presepe permanente risalente al XVIII secolo e composto da pastori della scuola napoletana fatti in legno e terracotta. Infine, meritano una visita sono anche la Biblioteca dell’Abbazia, che consta di circa 8000 antichi volumi, e la Cappella di San Michele. Marina Grande, detta anche Marina di Sancio Cattolico (o dai locali Sent’ Co), è il porto principale di Procida dove attraccano i traghetti e gli aliscafi che arrivano dalla terraferma e da Ischia. Qui potete passeggiare per via Roma, la via principale di tutta Procida, dove si trovano negozi, botteghe di artigianato, chiese e ristoranti. Fermatevi per una visita alla Chiesa Santa Maria della Pietà che è stata edificata nel 1760 sulle fondamenta di una precedente cappella risalente al 1616. L’edificio religioso si presenta con un’unica navata con cappelle laterali adornate da altari in marmi policromi e con una cupola dipinta con affreschi che ritraggono i quattro Evangelisti. Casale Vascello Alle pendici della collina che ospita Terra Murata si trova Casale Vascello, un antico borgo fortificato che si raggiunge solo a piedi e che rappresenta un esempio ben conservato di antichi casali. Questo nucleo di abitazioni, sorto per proteggersi dalle incursioni dei pirati, sembra risalire al Cinquecento e presenta case addossate le una alle altre per impedire il passaggio dei nemici e un cortile centrale comune dove avvenivano gli eventi del borgo. Le case (tutt’ora abitate) sono caratterizzate dalla presenza del vefio, una particolare architettura locale che consiste nella presenza di un terrazzo o di un balcone coperto da una volta ad arco. L’accesso al borgo, invece, avviene solo tramite due anguste entrate che all’epoca delle incursioni saracene venivano chiuse per impedire l’accesso ai nemici. La piccola isola di Vivara migliaia di anni fa era un cratere vulcanico legato a Procida, mentre ora è un’oasi protetta che presenta diversi itinerari per trekking ed escursioni. L’isola, disabitata, ha la forma di una mezzaluna ed è collegata a Procida tramite un piccolo ponte in pietra pedonale che si trova sulla collina di Santa Margherita. Vivara è un’isola ancora incontaminata e selvaggia dove si possono trovare piante rare, numerosi animali selvatici e un mare dalle acque cristalline con un fondale che attira gli appassionati di immersioni. Visitare Vivara significa trovare delle terrazze a picco sul mare e dei meravigliosi punti panoramici in cui poter ammirare paesaggi spettacolari. La visita all’isola avviene solo previa prenotazione da fare sul sito del Comune di Procida ed è possibile solo con l’accompagnamento di una guida naturalistica autorizzata. Per raggiungere l’isola dall’appartamento bisognerà prendere il bus 612 per scendere a piazza Sannazzaro e a pochi metri troverete il Molo Snav. I biglietti devono essere acquistati in anticipo sul sito Snav.
9 paikallista suosittelee
Procida (Porto)
1 Via Roma
9 paikallista suosittelee
, Procida è una piccola isola nel Golfo di Napoli che sa conquistare tutti i visitatori per la sua unicità. Eletta capitale della cultura nel 2022, Procida è un’isola vulcanica nel Golfo di Napoli che si distingue per la sua bellezza tipicamente mediterranea fatta di case color pastello, barche di pescatori e piccoli borghi arroccati nelle colline. L’isola ha cominciato a diventare famosa verso la fine degli anni Cinquanta grazie al libro “L’Isola di Arturo” scritto da Elsa Morante e a capolavori cinematografici come Il postino con Massimo Troisi e, in seguito, Il talento di Mr. Ripley con Matt Damon. Quando il traghetto attracca a Procida impossibile non rimanere conquistati da quest’isola dove l’aria profuma di salsedine e strette scalinate si insinuano tra edifici variopinti. Bisogna prendersi il giusto tempo per esplorare e scoprire Procida che è una meta che coniuga bellissimi paesaggi naturali con luoghi storici e spiagge dal mare cristallino. Il territorio di Procida è suddiviso in nove contrade, dette grancìe, che sono: Terra Murata, Corricella, Sent’cò, Semmarezio, San Leonardo, Madonna della Libera, Sant’Antuono, Sant’Antonio e Chiaiolella. Procida ha un’estensione di ‘’soli’’ 16 chilometri, ma, non bisogna farsi ingannare: l’isola va visitata seguendo quel ritmo lento che la contraddistingue, perdendosi nelle sue viette ed esplorando le sue piccole spiagge nascoste nelle baie. Meno elitaria di Capri e più selvaggia di Ischia, Procida è un’isola che sembra ferma nel tempo e che conquista tutti i visitatori per la sua genuinità e unicità. Da non perdere una visita al famoso borgo della Terra Murata, il nucleo storico dell’isola, e alla piccola isola di Vivara un’oasi naturale protetta collegata a Procida tramite un vecchio ponte. Non essendo Procida molto estesa, l’isola si gira facilmente a piedi o in alternativa, prendendo gli autobus o un comodo taxi. Marina Corricella, uno dei centri turistici dell’isola, è il borgo marinaro più antico di Procida e si affaccia sul mare regalando tramonti bellissimi. Il borgo, molto suggestivo e romantico, ha acquisito notorietà dopo essere stato il set cinematografico del film “Il Postino” con Massimo Troisi e Maria Grazia Cucinotta, ma merita una visita per il suo bellissimo porto originario del Seicento e il suo caratteristico centro. Passeggiando lungo le sue stradine si potranno ammirare casette colorate, reti di pescatori, negozietti di artigianato e locande che servono piatti della tradizione locale. Marina della Corricella è raggiungibile via mare o percorrendo delle lunghe scalinate che possono essere molto faticose ma permettono di ammirare una bellissimo panorama. Terra Murata si trova a quasi 90 metri sopra livello del mare ed è per questo il punto più alto dell’isola. Il nome del borgo deriva dal fatto che nel ‘500 la popolazione per proteggersi dalle incursioni dei pirati si rifugiava in questa zona centrale dell’isola e qui costruì un imponente sistema difensivo fatto di mura e torri. Camminare per questo borgo, tra le sue intricate stradine con case colorate accostate le una alle altre, significa fare un salto indietro nel tempo. A Torre Murata su una scogliera a picco sul mare si trova il maestoso Palazzo D’Avalos, un edificio costruito nel ‘500 dalla famiglia D’Avalos. Il complesso dal 1830 al 1988 è servito come penitenziario dove vennero rinchiusi anche esponenti del periodo fascista. Nella zona di Terra Murata non bisogna dimenticare anche una visita all’Abbazia di San Michele Arcangelo che è il patrono dell’isola. La chiesa, fondata nel 1026, ha subito negli anni diversi lavori di ristrutturazione e rimaneggiamenti fino a metà Cinquecento quando il Cardinale Innico D’Avalos le conferì l’impronta architettonica che ancora oggi possiamo ammirare. L’edificio ha una forma longitudinale a croce latina ed è composto da una navata centrale e da due navate laterali che ospitano tre cappelle ottocentesche. Nei sotterranei è possibili ammirare anche il bellissimo Presepe permanente risalente al XVIII secolo e composto da pastori della scuola napoletana fatti in legno e terracotta. Infine, meritano una visita sono anche la Biblioteca dell’Abbazia, che consta di circa 8000 antichi volumi, e la Cappella di San Michele. Marina Grande, detta anche Marina di Sancio Cattolico (o dai locali Sent’ Co), è il porto principale di Procida dove attraccano i traghetti e gli aliscafi che arrivano dalla terraferma e da Ischia. Qui potete passeggiare per via Roma, la via principale di tutta Procida, dove si trovano negozi, botteghe di artigianato, chiese e ristoranti. Fermatevi per una visita alla Chiesa Santa Maria della Pietà che è stata edificata nel 1760 sulle fondamenta di una precedente cappella risalente al 1616. L’edificio religioso si presenta con un’unica navata con cappelle laterali adornate da altari in marmi policromi e con una cupola dipinta con affreschi che ritraggono i quattro Evangelisti. Casale Vascello Alle pendici della collina che ospita Terra Murata si trova Casale Vascello, un antico borgo fortificato che si raggiunge solo a piedi e che rappresenta un esempio ben conservato di antichi casali. Questo nucleo di abitazioni, sorto per proteggersi dalle incursioni dei pirati, sembra risalire al Cinquecento e presenta case addossate le una alle altre per impedire il passaggio dei nemici e un cortile centrale comune dove avvenivano gli eventi del borgo. Le case (tutt’ora abitate) sono caratterizzate dalla presenza del vefio, una particolare architettura locale che consiste nella presenza di un terrazzo o di un balcone coperto da una volta ad arco. L’accesso al borgo, invece, avviene solo tramite due anguste entrate che all’epoca delle incursioni saracene venivano chiuse per impedire l’accesso ai nemici. La piccola isola di Vivara migliaia di anni fa era un cratere vulcanico legato a Procida, mentre ora è un’oasi protetta che presenta diversi itinerari per trekking ed escursioni. L’isola, disabitata, ha la forma di una mezzaluna ed è collegata a Procida tramite un piccolo ponte in pietra pedonale che si trova sulla collina di Santa Margherita. Vivara è un’isola ancora incontaminata e selvaggia dove si possono trovare piante rare, numerosi animali selvatici e un mare dalle acque cristalline con un fondale che attira gli appassionati di immersioni. Visitare Vivara significa trovare delle terrazze a picco sul mare e dei meravigliosi punti panoramici in cui poter ammirare paesaggi spettacolari. La visita all’isola avviene solo previa prenotazione da fare sul sito del Comune di Procida ed è possibile solo con l’accompagnamento di una guida naturalistica autorizzata. Per raggiungere l’isola dall’appartamento bisognerà prendere il bus 612 per scendere a piazza Sannazzaro e a pochi metri troverete il Molo Snav. I biglietti devono essere acquistati in anticipo sul sito Snav.
Capri è un’isola nel Golfo di Napoli che grazie alla sua atmosfera esclusiva, ai suoi paesaggi mozzafiato e al suo mare cristallino è sinonimo di una vacanza raffinata e d’élite. Raffinata, esclusiva e sinonimo di vacanze d’élite, Capri è un’isola nel Golfo di Napoli che gode di fama internazionale grazie alla sua atmosfera esclusiva e ai suoi paesaggi mozzafiato. Sin dal periodo dell’antico Impero Romano l’isola era ritenuta da imperatori e nobili della società come un luogo di grande fascino che nel tempo ha poi conquistato molti personaggi famosi ed è diventata anche il set di molti capolavori cinematografici. L’isola è ora sinonimo di una vacanza all’insegna dell’eleganza, del glamour ma anche di bellissime spiagge e di acque cristalline. L’isola di Capri è una località davvero suggestiva che è diventata famosa in tutto il mondo per il suo splendore e comprende due comuni: Capri e Anacapri. Capri è la città più famosa e più frequentata dell’isola, dove si trovano le spiagge, la famosa Piazzetta, le boutique di lusso, il porto e i principali locali per la movida. Anacapri, invece, è una cittadina più tranquilla dove rimane ancora un’atmosfera verace e la vita segue i ritmi lenti di un tempo, qui si trovano meno boutique di lusso e più botteghe di artigiani. L’isola di Capri, situata in una posizione strategica, è facilmente raggiungibile da Napoli, da Sorrento e alla Costiera Amalfitana ed è il luogo dove è possibile concedersi un soggiorno all’insegna di storia, natura e relax. La sua ubicazione la rende la meta ideale sia per un’escursione in giornata dalle città vicine sia come destinazione unica di un viaggio. Segni del suo antico passato e delle civiltà che l’hanno abitata sono ancora evidenti e convivono insieme ad un paesaggio naturale unico al mondo e ad un mare dalle acque limpide e cristalline. Tutte queste caratteristiche, unite ad un ambiente davvero esclusivo, hanno contribuito a rendere l’isola la meta ideale per una vacanza davvero speciale. Dai faraglioni alla celebre Piazzetta, dalla Villa di Augusto al Monte Solaro, ogni angolo dell’isola di Capri è magico e riesce a conquistare tutti suoi visitatori. I Faraglioni I Faraglioni sono uno dei simboli di Capri e dell’intero Golfo di Napoli: sono tre grandi massi rocciosi alti circa 100 metri che emergono dal blu delle acque e si possono raggiungere solo in barca. Ogni Faraglione ha un nome, il primo si chiama Faraglione di Terra (o Stella) ed è il più elevato con i suoi 109 metri, il secondo è il Faraglione di Mezzo (o Saetta) e il terzo Faraglione di Fuori (o Scopolo) che significa promontorio sul mare. In realtà dietro questi faraglioni si trova anche lo scoglio del Monacone, un quarto faraglione che prende il nome dal Monaco (o Bove Marino) una specie di foca che fino agli inizi del Novecento viveva in quest’area. La barca solitamente passa sotto il Faraglione di Mezzo, dove solitamente gli innamorati si danno un bacio perché la leggenda racconta che porti fortuna. Per coloro che vogliono concedersi una nuotata in questa zona ci sono due stabilimenti balneari, La Fontelina e da Luigi, proprio di fronte ai faraglioni. Scopolo, il Faraglione più esterno è il più noto perché qui si trovano gli unici esemplari al mondo della Lucertola Azzurra, una lucertola caratterizzata dalla particolare colorazione azzurra che riprende quella del mare e che la lucertola ha assunto per potersi mimetizzare in questo particolare ambiente. La Piazzetta ormai nota in tutto il mondo come ‘’La Piazzetta’’ viste le sue piccoli dimensioni è il simbolo della vita mondana di Capri. Se vi trovate a Capri dovete assolutamente passare in questa zona dell’isola che grazie alla presenza di caffè all’aperto, locali e ristoranti, è sempre molto affollata sia di giorno che di sera Simbolo della dolce vita di Capri, sedersi in uno dei bar della Piazza per prendere un caffè si rivelerà un’esperienza un po’ costosa, ma sicuramente indimenticabile, dove non è difficile trovare VIP e personaggi di fama internazionale. Dalla piazzetta partono le principali vie di Capri, come Via Camerelle, la via famosa per lo dove si trovano negozi e boutique dei più famosi marchi internazionali. Grotta Azzurra Una delle attrazioni da non perdere assolutamente durante un viaggio a Capri e la Grotta Azzurra: larga 25 metri e lunga 60, la Grotta era conosciuta già al tempo degli antichi romani e molto apprezzata dall’Imperatore Tiberio. L’ingresso all’interno della grotta è a pagamento e per visitarla bisogna salire in una piccola barchetta a remi che slitta attraverso il piccolo arco d’entrata. La sosta permessa all’intero della grotta è di cinque minuti e non è consentito scendere dalla barca e fare il bagno. L‘ingresso della Grotta si può raggiungere anche a piedi o con un apposito autobus da Anacapri e una volta qui si possono trovare diverse barchette che vi porteranno fino all’interno. Sembra che il momento migliore della giornata per visitare la Grotta sia tra le 12:00 e le 14:00 quando i raggi del sole penetrano anche da una seconda apertura e i riflessi dell’acqua sembrano ancora più intensi. La Grotta Azzurra è chiusa nel periodo tra novembre e marzo e nei mesi estivi in caso di maltempo, di mare mosso o di forte vento di libeccio. Villa Jovis L’Imperatore Tiberio si era innamorato dell’isola di Capri per questo fece costruire qui dodici ville e tra tutte possiamo ancora ammirare i resti di Villa Jovis che è stata dedicata al dio Giove. La villa risalente al 1° secolo a.C. e si estendeva per circa 7 km quadrati su un promontorio est di Capri e i resti che si possono visitare ora comprendono grandi cisterne di raccolta per l’acqua piovana usate sia per raccogliere l’acqua potabile sia per come riserva per le terme, le stanze riservate all’imperatore, tra cui la sala del trono e gli spazi adibiti alla servitù e agli schiavi. Il paesaggio che si può ammirare da questa villa è fantastico: a nord si può vedere il Golf di Napoli dall’Isola di Ischia fino a Punta Campanella, mentre il lato sud si affaccia sul centro dell’isola. Purtroppo quando furono ritrovati i primi reperti di questa villa, questi non furono considerati e quindi molte parti sono andate perse mentre altre si trovano al Museo Archeologico a Napoli. Monte Solaro Il Monte Solaro alto 589 metri è il punto più elevato e più panoramico di tutta l’isola: salendo qui è possibile ammirare non solo il centro di Capri ma anche la Penisola Sorrentina e quella Amalfitana. Per salire in cima al Monte ci sono due opzioni: a piedi oppure in seggiovia. A piedi partendo da Anacapri seguendo un sentiero segnalato ci si impiega circa un’ora, mentre prendendo la seggiovia sempre da Anacapri impiegherete circa dieci minuti per arrivare in vetta. Coloro che scelgono di scendere a piedi possono decidere di visitare anche il piccolo borgo di Cetrella, una parte di Capri poco nota che ospita il bellissimo Eremo di Santa Maria di Cetrella che risale al XVI secolo. All’interno della chiesa a due navate ci sono delle antiche celle dei frati e una rappresentazione della Madonna a cui sono particolarmente devoti i marinai locali. Arco Naturale L’Arco Naturale è una formazione naturale di roccia risalente all’età paleolitica che negli anni ha assunto la forma di un arco attirando moltissimi turisti incuriositi sia dalla sua conformazione che dalla meravigliosa vista che riesce ad offrire. Questa formazione si trova sulla punta più orientale dell’isola, è larga 12 metri, alta quasi 20 e la si può raggiungere a piedi partendo dalla Piazzetta di Capri oppure da Punta Tragara. Dall’osservatorio di Tragara potete percorrere il sentiero del Pizzolungo che costeggia l’isola fino all’Arco Naturale regalando una splendida vista sui Faraglioni. Giardini di Augusto e Via Krupp Una delle passeggiate da non perdere a Capri è quella che parte dalla Piazzetta e arriva fino ai Giardini di Augusto che conservano migliaia di specie di fiori e piante che si possono trovare sull’Isola di Capri. I giardini erano parte della proprietà acquistata dall’industriale Friedrich Alfred Krupp proprietario delle famose acciaierie tedesche che qui voleva costruire una sua residenza estiva. Dopo la prima guerra mondiale i giardini presero il nome di “I giardini di Augusto” luogo che regala un bellissimo panorama attorno all’isola e anche su Via Krupp, la famosa strada scavata nella roccia fatta costruire da Alfred Krupp per poter raggiungere dal centro di Capri la sua barca ormeggiata alla Baia di Marina Piccola. A causa del costante pericolo di caduta massi Via Krupp è quasi sempre chiusa ed è possibile ammirarla solo dai Giardini. Villa San Michele Villa San Michele era la residenza privata dello psichiatra svedese Axel Munthe che costruì l’edificio nel 1885 in un punto davvero panoramico dell’isola a 327 metri di altezza sul livello del mare. Qui un tempo si trovava un’antica villa imperiale romana e una cappella medievale dedicata a San Michele. La villa merita una visita non solo per la sua incredibile posizione che regala paesaggi mozzafiato, ma anche per i suoi interni che ospitano reperti dell’epoca romana come la testa di Medusa originariamente collocata presso il tempio di Venere a Roma e il busto in marmo dell’Imperatore Tiberio. In estate Villa San Michele ospita l’evento musicale Concerti al Tramonto. Anacapri Uno dei due comuni si trovano nell’isola di Capri è proprio Anacapri una zona che sorge ai piedi del Monte Solaro e non è molto frequentata dai turisti. Il suo nome deriva dal greco: ànà, (sopra) Capri proprio perché la città si trova in una posizione più elevata rispetto alla città di Capri. Ad Anacapri si trova anche una delle chiese più emblematiche del barocco napoletano: la Chiesa di San Michele Arcangelo. Un’altra attrazione da non perdere in questa zona dell’isola è la Casa Rossa, un casa dal colore rosso pompeiano costruita tra il 1876 ed il 1898 dal colonnello americano J.C. MacKowen. Attualmente l’edificio ospita una mostra permanente di dipinti realizzati tra l’Ottocento e il Novecento che rappresentano l’isola di Capri e i suoi paesaggi. Chiesa di Santo Stefano La seicentesca Chiesa di Santo Stefano è un edificio meraviglioso grazie alle sue belle linee barocche, ai magnifici pavimenti di marmo e alla statua di San Costanzo, patrono di Capri. Vale la pena osservare anche la coppia di patrizi mollemente adagiati nella cappella a sud dell’altare principale, non tanto diversi dai “libertini” che ammazzano il tempo nei caffè di fronte alla chiesa. Accanto alla cappella settentrionale si trova un reliquiario in cui è custodito l’osso del santo che, secondo la tradizione, salvò Capri dalla peste nel XIX secolo. Certosa di San Giacomo La Certosa di San Giacomo è un monastero del XIV secolo che riflette il più tipico stile caprese. Costruito fra il 1363 e il 1371 da Giacomo Arucci, aristocratico locale e segretario della regina angioina di Napoli, Giovanna I, divenne la roccaforte della potente confraternita certosina caprense, ma venne chiuso nel XIX secolo per ordine dell’esercito napoleonico che aveva occupato l’isola. Oggi ospita una scuola, una biblioteca e un museo con alcuni dipinti del XVII secolo ed i grandi dipinti di Karl Diagenbach, pittore simbolista tedesco giunto a Capri nel 1900 e morto in città nel 1930. All’interno ci sono due chiostri, il più piccolo del XIV secolo e il più grande del XVI secolo, e la chiesa conserva alcuni affreschi del XVII secolo. Alcune sale ai piani superiori sono sede di mostre temporanee. Chiesa di San Costanzo 12Via Marina Grande, 156, 80076 Capri NA, Italia Il bianco edificio di culto è la chiesa più antica di Capri: risale al V secolo ed è dedicata al santo patrono dell’isola, che vi si stabilì dopo essere scampato a un uragano mentre viaggiava da Costantinopoli a Roma. La Chiesa di San Costanzo fu costruita sul sito in cui sorgevano rovine romane, ma la struttura bizantina attuale è il risultato di rimaneggiamenti effettuati nel X secolo. Museo Ignazio Cerio Il Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio è situato all’interno del trecentesco palazzo Cerio, sulla Piazzetta di Capri. La visita al museo consente ai visitatori di intraprendere un viaggio nel passato dell’Isola. Nelle antiche teche sono conservati i resti di orsi, pantere e iene risalenti a circa 250.000 anni fa, rinvenuti durante gli scavi per l’ampliamento del noto Hotel Quisisana (1905). Sono inoltre conservati numerosi resti di ville romane edificate sull’isola dagli imperatori Augusto e Tiberio, oltre a reperti dell’uomo preistorico. Ma la vera star del Museo è la lucertola azzurra dei Faraglioni, solo qui infatti è possibile osservarla da vicino. Dalla terrazza del museo è inoltre possibile godere di una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli e ammirare dall’alto la Piazzetta di Capri. Come arrivare al Museo Ignazio Cerio: l’antico complesso che ospita il museo si affaccia sulla Piazzetta di Capri, l’ingresso è situato di fronte la Chiesa di Santo Stefano, in Piazzetta Ignazio Cerio, 5. Le spiagge di Capri Marina Piccola, a Capri Capri non è famosa per le sue spiagge di sabbia ma per avere spiagge di ciottoli e piccole calli rocciose circondate, però, da un’acqua meravigliosa. Nell’isola si trovano sia spiagge libere che attrezzate. La spiaggia più grande dell’isola è a Marina Grande14, dove si trova il porto dell’isola, mentre altre due spiagge, Marina di Mulo e Marina di Pennauro, si trovano presso la baia di Marina Piccola15. Si narra che lo scoglio che divide queste due spiagge sia quello dove risiedevano le Sirene raccontate da Omero nel poema dell’Odissea. Capri è un’isola rocciosa, quindi ci sono calette rocciose e piattaforme da cui tuffarsi. A Marina Grande si apre la spiaggia più grande dell’isola, una baia sassosa: nonostante la vicinanza col il porto commerciale l’acqua è sempre pulita. Sul versante opposto dell’isola, a Marina Piccola, ci sono due spiagge libere e vari stabilimenti attrezzati con piccole alette di ciottoli da cui c’è una bellissima vista sui Faraglioni. Ammirare il tramonto a Faro Faro, il più grande d’Italia dopo quello di Genova, è anche il posto migliore per godersi il sole che scompare nel mare sull’isola di Capri. Si trova a Punta Carena e si raggiunge in un’ora dal centro di Anacapri. È il luogo ideale per chi ama il silenzio e la natura selvaggia. Giro dell’isola in barca Uno dei modi migliori per godersi l’isola è con un tour in barca. A Marina Grande ci sono diverse compagnie che effettuano questo servizio. La gran parte dei tour prevede la sosta alla Grotta Azzurra e tocca i punti più famosi come Villa Jovis e i Faraglioni. Escursione a piedi lungo il sentiero dei Fortini È una delle passeggiate più spettacolari da fare a Capri: costeggia il mare dalla Grotta Azzurra al Faro di Punta Carena tra rocce, promontori e baie dalle acque turchesi. Lungo il percorso si trovano i tre fortini che un tempo servivano alla difesa di Capri: Orrico, Pino e Mesola. Costruite dagli inglesi nel 1806 ed ampliate dai francesi dopo la presa di Capri, nel 1808, queste antiche postazioni militari sono collegate da un sentiero contrassegnato da mattonelle informative. L’escursione dura circa 3 ore, quindi è bene portare con sé una scorta d’acqua ed evitare le ore più calde. Percorrere la Scala Fenicia Sono 921 i gradini che collegano il porto di Marina Grande con Anacapri: questa in passato era l’unica via d’accesso per raggiungere il comune più in alto dell’isola, usata anche per trasportare acqua e merci dal porto, ma anche materiali da costruzione, la posta e i bauli dei primi viaggiatori che arrivano sull’isola di Capri. La lunga scalinata nella roccia prende il nome di Scala Fenicia perché si pensava fosse stata costruita dai Fenici. In realtà la realizzazione di questa impressionante scalinata è merito dei Greci, che la costruirono intorno al VII e VI secolo a.C. La prima strada che collega Capri ad Anacapri è stata realizzata nel 1874. Per raggiungere l’isola dall’appartamento bisognerà prendere il bus 612 per scendere a piazza Sannazzaro e a pochi metri troverete il Molo Snav. I biglietti devono essere acquistati in anticipo sul sito Snav.
Capri
Capri è un’isola nel Golfo di Napoli che grazie alla sua atmosfera esclusiva, ai suoi paesaggi mozzafiato e al suo mare cristallino è sinonimo di una vacanza raffinata e d’élite. Raffinata, esclusiva e sinonimo di vacanze d’élite, Capri è un’isola nel Golfo di Napoli che gode di fama internazionale grazie alla sua atmosfera esclusiva e ai suoi paesaggi mozzafiato. Sin dal periodo dell’antico Impero Romano l’isola era ritenuta da imperatori e nobili della società come un luogo di grande fascino che nel tempo ha poi conquistato molti personaggi famosi ed è diventata anche il set di molti capolavori cinematografici. L’isola è ora sinonimo di una vacanza all’insegna dell’eleganza, del glamour ma anche di bellissime spiagge e di acque cristalline. L’isola di Capri è una località davvero suggestiva che è diventata famosa in tutto il mondo per il suo splendore e comprende due comuni: Capri e Anacapri. Capri è la città più famosa e più frequentata dell’isola, dove si trovano le spiagge, la famosa Piazzetta, le boutique di lusso, il porto e i principali locali per la movida. Anacapri, invece, è una cittadina più tranquilla dove rimane ancora un’atmosfera verace e la vita segue i ritmi lenti di un tempo, qui si trovano meno boutique di lusso e più botteghe di artigiani. L’isola di Capri, situata in una posizione strategica, è facilmente raggiungibile da Napoli, da Sorrento e alla Costiera Amalfitana ed è il luogo dove è possibile concedersi un soggiorno all’insegna di storia, natura e relax. La sua ubicazione la rende la meta ideale sia per un’escursione in giornata dalle città vicine sia come destinazione unica di un viaggio. Segni del suo antico passato e delle civiltà che l’hanno abitata sono ancora evidenti e convivono insieme ad un paesaggio naturale unico al mondo e ad un mare dalle acque limpide e cristalline. Tutte queste caratteristiche, unite ad un ambiente davvero esclusivo, hanno contribuito a rendere l’isola la meta ideale per una vacanza davvero speciale. Dai faraglioni alla celebre Piazzetta, dalla Villa di Augusto al Monte Solaro, ogni angolo dell’isola di Capri è magico e riesce a conquistare tutti suoi visitatori. I Faraglioni I Faraglioni sono uno dei simboli di Capri e dell’intero Golfo di Napoli: sono tre grandi massi rocciosi alti circa 100 metri che emergono dal blu delle acque e si possono raggiungere solo in barca. Ogni Faraglione ha un nome, il primo si chiama Faraglione di Terra (o Stella) ed è il più elevato con i suoi 109 metri, il secondo è il Faraglione di Mezzo (o Saetta) e il terzo Faraglione di Fuori (o Scopolo) che significa promontorio sul mare. In realtà dietro questi faraglioni si trova anche lo scoglio del Monacone, un quarto faraglione che prende il nome dal Monaco (o Bove Marino) una specie di foca che fino agli inizi del Novecento viveva in quest’area. La barca solitamente passa sotto il Faraglione di Mezzo, dove solitamente gli innamorati si danno un bacio perché la leggenda racconta che porti fortuna. Per coloro che vogliono concedersi una nuotata in questa zona ci sono due stabilimenti balneari, La Fontelina e da Luigi, proprio di fronte ai faraglioni. Scopolo, il Faraglione più esterno è il più noto perché qui si trovano gli unici esemplari al mondo della Lucertola Azzurra, una lucertola caratterizzata dalla particolare colorazione azzurra che riprende quella del mare e che la lucertola ha assunto per potersi mimetizzare in questo particolare ambiente. La Piazzetta ormai nota in tutto il mondo come ‘’La Piazzetta’’ viste le sue piccoli dimensioni è il simbolo della vita mondana di Capri. Se vi trovate a Capri dovete assolutamente passare in questa zona dell’isola che grazie alla presenza di caffè all’aperto, locali e ristoranti, è sempre molto affollata sia di giorno che di sera Simbolo della dolce vita di Capri, sedersi in uno dei bar della Piazza per prendere un caffè si rivelerà un’esperienza un po’ costosa, ma sicuramente indimenticabile, dove non è difficile trovare VIP e personaggi di fama internazionale. Dalla piazzetta partono le principali vie di Capri, come Via Camerelle, la via famosa per lo dove si trovano negozi e boutique dei più famosi marchi internazionali. Grotta Azzurra Una delle attrazioni da non perdere assolutamente durante un viaggio a Capri e la Grotta Azzurra: larga 25 metri e lunga 60, la Grotta era conosciuta già al tempo degli antichi romani e molto apprezzata dall’Imperatore Tiberio. L’ingresso all’interno della grotta è a pagamento e per visitarla bisogna salire in una piccola barchetta a remi che slitta attraverso il piccolo arco d’entrata. La sosta permessa all’intero della grotta è di cinque minuti e non è consentito scendere dalla barca e fare il bagno. L‘ingresso della Grotta si può raggiungere anche a piedi o con un apposito autobus da Anacapri e una volta qui si possono trovare diverse barchette che vi porteranno fino all’interno. Sembra che il momento migliore della giornata per visitare la Grotta sia tra le 12:00 e le 14:00 quando i raggi del sole penetrano anche da una seconda apertura e i riflessi dell’acqua sembrano ancora più intensi. La Grotta Azzurra è chiusa nel periodo tra novembre e marzo e nei mesi estivi in caso di maltempo, di mare mosso o di forte vento di libeccio. Villa Jovis L’Imperatore Tiberio si era innamorato dell’isola di Capri per questo fece costruire qui dodici ville e tra tutte possiamo ancora ammirare i resti di Villa Jovis che è stata dedicata al dio Giove. La villa risalente al 1° secolo a.C. e si estendeva per circa 7 km quadrati su un promontorio est di Capri e i resti che si possono visitare ora comprendono grandi cisterne di raccolta per l’acqua piovana usate sia per raccogliere l’acqua potabile sia per come riserva per le terme, le stanze riservate all’imperatore, tra cui la sala del trono e gli spazi adibiti alla servitù e agli schiavi. Il paesaggio che si può ammirare da questa villa è fantastico: a nord si può vedere il Golf di Napoli dall’Isola di Ischia fino a Punta Campanella, mentre il lato sud si affaccia sul centro dell’isola. Purtroppo quando furono ritrovati i primi reperti di questa villa, questi non furono considerati e quindi molte parti sono andate perse mentre altre si trovano al Museo Archeologico a Napoli. Monte Solaro Il Monte Solaro alto 589 metri è il punto più elevato e più panoramico di tutta l’isola: salendo qui è possibile ammirare non solo il centro di Capri ma anche la Penisola Sorrentina e quella Amalfitana. Per salire in cima al Monte ci sono due opzioni: a piedi oppure in seggiovia. A piedi partendo da Anacapri seguendo un sentiero segnalato ci si impiega circa un’ora, mentre prendendo la seggiovia sempre da Anacapri impiegherete circa dieci minuti per arrivare in vetta. Coloro che scelgono di scendere a piedi possono decidere di visitare anche il piccolo borgo di Cetrella, una parte di Capri poco nota che ospita il bellissimo Eremo di Santa Maria di Cetrella che risale al XVI secolo. All’interno della chiesa a due navate ci sono delle antiche celle dei frati e una rappresentazione della Madonna a cui sono particolarmente devoti i marinai locali. Arco Naturale L’Arco Naturale è una formazione naturale di roccia risalente all’età paleolitica che negli anni ha assunto la forma di un arco attirando moltissimi turisti incuriositi sia dalla sua conformazione che dalla meravigliosa vista che riesce ad offrire. Questa formazione si trova sulla punta più orientale dell’isola, è larga 12 metri, alta quasi 20 e la si può raggiungere a piedi partendo dalla Piazzetta di Capri oppure da Punta Tragara. Dall’osservatorio di Tragara potete percorrere il sentiero del Pizzolungo che costeggia l’isola fino all’Arco Naturale regalando una splendida vista sui Faraglioni. Giardini di Augusto e Via Krupp Una delle passeggiate da non perdere a Capri è quella che parte dalla Piazzetta e arriva fino ai Giardini di Augusto che conservano migliaia di specie di fiori e piante che si possono trovare sull’Isola di Capri. I giardini erano parte della proprietà acquistata dall’industriale Friedrich Alfred Krupp proprietario delle famose acciaierie tedesche che qui voleva costruire una sua residenza estiva. Dopo la prima guerra mondiale i giardini presero il nome di “I giardini di Augusto” luogo che regala un bellissimo panorama attorno all’isola e anche su Via Krupp, la famosa strada scavata nella roccia fatta costruire da Alfred Krupp per poter raggiungere dal centro di Capri la sua barca ormeggiata alla Baia di Marina Piccola. A causa del costante pericolo di caduta massi Via Krupp è quasi sempre chiusa ed è possibile ammirarla solo dai Giardini. Villa San Michele Villa San Michele era la residenza privata dello psichiatra svedese Axel Munthe che costruì l’edificio nel 1885 in un punto davvero panoramico dell’isola a 327 metri di altezza sul livello del mare. Qui un tempo si trovava un’antica villa imperiale romana e una cappella medievale dedicata a San Michele. La villa merita una visita non solo per la sua incredibile posizione che regala paesaggi mozzafiato, ma anche per i suoi interni che ospitano reperti dell’epoca romana come la testa di Medusa originariamente collocata presso il tempio di Venere a Roma e il busto in marmo dell’Imperatore Tiberio. In estate Villa San Michele ospita l’evento musicale Concerti al Tramonto. Anacapri Uno dei due comuni si trovano nell’isola di Capri è proprio Anacapri una zona che sorge ai piedi del Monte Solaro e non è molto frequentata dai turisti. Il suo nome deriva dal greco: ànà, (sopra) Capri proprio perché la città si trova in una posizione più elevata rispetto alla città di Capri. Ad Anacapri si trova anche una delle chiese più emblematiche del barocco napoletano: la Chiesa di San Michele Arcangelo. Un’altra attrazione da non perdere in questa zona dell’isola è la Casa Rossa, un casa dal colore rosso pompeiano costruita tra il 1876 ed il 1898 dal colonnello americano J.C. MacKowen. Attualmente l’edificio ospita una mostra permanente di dipinti realizzati tra l’Ottocento e il Novecento che rappresentano l’isola di Capri e i suoi paesaggi. Chiesa di Santo Stefano La seicentesca Chiesa di Santo Stefano è un edificio meraviglioso grazie alle sue belle linee barocche, ai magnifici pavimenti di marmo e alla statua di San Costanzo, patrono di Capri. Vale la pena osservare anche la coppia di patrizi mollemente adagiati nella cappella a sud dell’altare principale, non tanto diversi dai “libertini” che ammazzano il tempo nei caffè di fronte alla chiesa. Accanto alla cappella settentrionale si trova un reliquiario in cui è custodito l’osso del santo che, secondo la tradizione, salvò Capri dalla peste nel XIX secolo. Certosa di San Giacomo La Certosa di San Giacomo è un monastero del XIV secolo che riflette il più tipico stile caprese. Costruito fra il 1363 e il 1371 da Giacomo Arucci, aristocratico locale e segretario della regina angioina di Napoli, Giovanna I, divenne la roccaforte della potente confraternita certosina caprense, ma venne chiuso nel XIX secolo per ordine dell’esercito napoleonico che aveva occupato l’isola. Oggi ospita una scuola, una biblioteca e un museo con alcuni dipinti del XVII secolo ed i grandi dipinti di Karl Diagenbach, pittore simbolista tedesco giunto a Capri nel 1900 e morto in città nel 1930. All’interno ci sono due chiostri, il più piccolo del XIV secolo e il più grande del XVI secolo, e la chiesa conserva alcuni affreschi del XVII secolo. Alcune sale ai piani superiori sono sede di mostre temporanee. Chiesa di San Costanzo 12Via Marina Grande, 156, 80076 Capri NA, Italia Il bianco edificio di culto è la chiesa più antica di Capri: risale al V secolo ed è dedicata al santo patrono dell’isola, che vi si stabilì dopo essere scampato a un uragano mentre viaggiava da Costantinopoli a Roma. La Chiesa di San Costanzo fu costruita sul sito in cui sorgevano rovine romane, ma la struttura bizantina attuale è il risultato di rimaneggiamenti effettuati nel X secolo. Museo Ignazio Cerio Il Museo del Centro Caprense Ignazio Cerio è situato all’interno del trecentesco palazzo Cerio, sulla Piazzetta di Capri. La visita al museo consente ai visitatori di intraprendere un viaggio nel passato dell’Isola. Nelle antiche teche sono conservati i resti di orsi, pantere e iene risalenti a circa 250.000 anni fa, rinvenuti durante gli scavi per l’ampliamento del noto Hotel Quisisana (1905). Sono inoltre conservati numerosi resti di ville romane edificate sull’isola dagli imperatori Augusto e Tiberio, oltre a reperti dell’uomo preistorico. Ma la vera star del Museo è la lucertola azzurra dei Faraglioni, solo qui infatti è possibile osservarla da vicino. Dalla terrazza del museo è inoltre possibile godere di una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli e ammirare dall’alto la Piazzetta di Capri. Come arrivare al Museo Ignazio Cerio: l’antico complesso che ospita il museo si affaccia sulla Piazzetta di Capri, l’ingresso è situato di fronte la Chiesa di Santo Stefano, in Piazzetta Ignazio Cerio, 5. Le spiagge di Capri Marina Piccola, a Capri Capri non è famosa per le sue spiagge di sabbia ma per avere spiagge di ciottoli e piccole calli rocciose circondate, però, da un’acqua meravigliosa. Nell’isola si trovano sia spiagge libere che attrezzate. La spiaggia più grande dell’isola è a Marina Grande14, dove si trova il porto dell’isola, mentre altre due spiagge, Marina di Mulo e Marina di Pennauro, si trovano presso la baia di Marina Piccola15. Si narra che lo scoglio che divide queste due spiagge sia quello dove risiedevano le Sirene raccontate da Omero nel poema dell’Odissea. Capri è un’isola rocciosa, quindi ci sono calette rocciose e piattaforme da cui tuffarsi. A Marina Grande si apre la spiaggia più grande dell’isola, una baia sassosa: nonostante la vicinanza col il porto commerciale l’acqua è sempre pulita. Sul versante opposto dell’isola, a Marina Piccola, ci sono due spiagge libere e vari stabilimenti attrezzati con piccole alette di ciottoli da cui c’è una bellissima vista sui Faraglioni. Ammirare il tramonto a Faro Faro, il più grande d’Italia dopo quello di Genova, è anche il posto migliore per godersi il sole che scompare nel mare sull’isola di Capri. Si trova a Punta Carena e si raggiunge in un’ora dal centro di Anacapri. È il luogo ideale per chi ama il silenzio e la natura selvaggia. Giro dell’isola in barca Uno dei modi migliori per godersi l’isola è con un tour in barca. A Marina Grande ci sono diverse compagnie che effettuano questo servizio. La gran parte dei tour prevede la sosta alla Grotta Azzurra e tocca i punti più famosi come Villa Jovis e i Faraglioni. Escursione a piedi lungo il sentiero dei Fortini È una delle passeggiate più spettacolari da fare a Capri: costeggia il mare dalla Grotta Azzurra al Faro di Punta Carena tra rocce, promontori e baie dalle acque turchesi. Lungo il percorso si trovano i tre fortini che un tempo servivano alla difesa di Capri: Orrico, Pino e Mesola. Costruite dagli inglesi nel 1806 ed ampliate dai francesi dopo la presa di Capri, nel 1808, queste antiche postazioni militari sono collegate da un sentiero contrassegnato da mattonelle informative. L’escursione dura circa 3 ore, quindi è bene portare con sé una scorta d’acqua ed evitare le ore più calde. Percorrere la Scala Fenicia Sono 921 i gradini che collegano il porto di Marina Grande con Anacapri: questa in passato era l’unica via d’accesso per raggiungere il comune più in alto dell’isola, usata anche per trasportare acqua e merci dal porto, ma anche materiali da costruzione, la posta e i bauli dei primi viaggiatori che arrivano sull’isola di Capri. La lunga scalinata nella roccia prende il nome di Scala Fenicia perché si pensava fosse stata costruita dai Fenici. In realtà la realizzazione di questa impressionante scalinata è merito dei Greci, che la costruirono intorno al VII e VI secolo a.C. La prima strada che collega Capri ad Anacapri è stata realizzata nel 1874. Per raggiungere l’isola dall’appartamento bisognerà prendere il bus 612 per scendere a piazza Sannazzaro e a pochi metri troverete il Molo Snav. I biglietti devono essere acquistati in anticipo sul sito Snav.
Amalfi, in Italia, è una piccola cittadina della Costiera amalfitana, del quale è chiamato “La perla della Costiera”. Sede, tra il IX e l’XI secolo, di una delle 4 principali repubbliche marinare, presenta nel centro storico la famosa Cattedrale di Sant’Andrea, altrimenti detta Il Duomo, di epoca arabo-normanna, caratterizzata da una facciata in stile bizantino a righe bianche e nere. Altrettanto famoso, tra i tanti musei, è il Il Museo Arsenale di Amalfi, un ex cantiere navale medievale ora spazio espositivo. Amalfi cosa vedere Una volta giunti ad Amalfi, non si può negare alla curiosità una passeggiata e un’esplorazione completa di tutte le sue stradine e monumenti, percorrendo la strada principale che inizia dalla piazza centrale e collega tutti i luoghi di maggiore interesse (occorre seguire Via Lorenzo di Amalfi – Via Capuano – Via Delle Cartiere) e non perdersi assolutamente: il Duomo di Amalfi il Chiostro del Paradiso la fontana di Sant’Andrea la fontana “Cap’ e ciuccio” il museo della carta la Valle dei mulini il mare spettacolare! Il Duomo di Amalfi Partendo dal centro, il tour non può far altro che cominciare da Piazza Sant’Andrea e dallo stupendo Duomo di Amalfi, nato dalla fusione di due basiliche preesistenti. La sua costruzione impiegò quasi mille anni e fu ultimato soltanto nel 1900, per cui lo stile varia dal romanico al barocco, ma rimane forte l’influsso arabo-siciliano: il risultato è un’elegante e suggestiva unione di marmi e particolari dorati che ricoprono cinque navate. L’entrata è preceduta da una ripida scala che aggiunge regalità e al disotto dell’edificio vi è una coloratissima cripta, che accoglie le spoglie del santo da cui la cattedrale prende il nome. All’interno vi è anche conservata una statua marmorea di San Lorenzo, scolpita da Pietro Bernini, autore della fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna a Roma e padre del famoso scultore del Vaticano. Il Chiostro del Paradiso Prima di tornare in piazza e abbandonare la cattedrale, dall’atrio è possibile accedere al Chiostro del Paradiso, un antico luogo di sepoltura nobiliare in stile romanico e arabo, adiacente al duomo e costruito negli anni del 1260. Anche se il nome di “Paradiso” indicava un cimitero collegato a una chiesa, il luogo ha certamente un aspetto paradisiaco, fra il bianco decorato del marmo, l’ombra dei portici a vela e le lussureggianti palme piantate al centro del quadriportico dai particolari arabi. Ancora oggi è possibile osservare i classici sarcofagi marmorei e i bassorilievi. L’accesso è rapido e l’entrata è gratuita durante le funzioni religiose, mentre per una visita turistica il biglietto è di € 3, con riduzione a € 1 per i minorenni e gli over 65. Il duomo e il chiostro sono aperti tutti i giorni e tutto l’anno, ma con orari differenti: durante il periodo estivo (luglio-settembre) l’orario di apertura è fissato per le 9:00 e quello di chiusura per le 19.45, mentre per i mesi da marzo a giugno la chiusura è anticipata di un’ora. Da novembre a marzo, sono aperti dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30. La fontana di Sant’Andrea Nuovamente in Piazza Duomo, ad inaugurare la cattedrale, vi è una delle tante fontane caratteristiche di Amalfi, la Fontana di Sant’Andrea o del Popolo. Realizzata nel 1760, è una costruzione marmorea raffigurante il santo con quattro angeli e molti riferimenti al mondo marino, fra cui una sirena e un’antica divinità greca del mare. La fontana “Cap’ e ciuccio” Continuando a percorrere l’affollata strada turistica, disseminata di locali, pasticcerie e botteghe, si giunge alla Piazzetta Spirito Santo, dove è possibile ammirare la piccola Fontana “Cap’ E Ciuccio”: due teste marmoree fungono da fonti e fra di loro, arrampicato sulla roccia, è stato assemblato un minuzioso presepe che spunta fuori dal muschio verde. Qui, come nelle più grandi fontane, i turisti lanciano monetine per esprimere speranzosi i propri desideri. Il museo della carta Osservando e incamminandosi per i vari vicoli che si diramano dalla strada principale, si arriva velocemente alla strada che conduce alla Valle dei Mulini, e qui si può visitare il Museo della Carta Amalfitana. Amalfi, essendo avvantaggiata dallo status di Repubblica Marinara, ha sempre avuto modo di entrare in contatto con diverse culture e così fu in grado di importare le tecniche della lavorazione della carta in Italia, perfezionando la pratica fino a creare un proprio tipo di foglio. Il risultato, particolarmente pregiato e tutt’ora in uso per eventi di eccezionale importanza, è composto da cellulosa ricavata da stracci di cotone e lino bianco, e non dal legno, come in un moderno centro di riciclaggio. Entrata e orari Un tour di questo importante museo dura circa 20 minuti e il biglietto costa €4 per un adulto, con riduzione a €2,50 per uno studente o un bambino e a €3,50 per gli over 70. Il museo è aperto tutti i giorni da marzo a ottobre dalle 10.00 alle 18.30, mentre nel periodo da novembre a febbraio chiude alle 15.30 e non apre il lunedì. La Valle dei mulini Dopo la visita al museo, non c’è niente di meglio del concedersi una passeggiata nella natura percorrendo la mulattiera che attraversa la Valle dei Mulini, territorio disseminato da antichi ruderi di costruzioni agricole e che collega la città di Amalfi al borgo di Gragnano, comune di Napoli distante appena 2 km. Seguendo il corso del torrente Vernotico, visibile nei mesi di siccità, è possibile lanciarsi in fra piccole cascate e costruzioni in tufo, il percorso del torrente è punteggiato dalle strutture dei mulini. Quest’ultimi avevano la ruota in posizione verticale e non orizzontale, innovazione apportata dagli amalfitani per sfruttare meglio la massa d’acqua. Per raggiungere Amalfi dall’appartamento conviene prendere il bus 615 dallo stazionamento di Pianura per arrivare ai Campi flegrei, da prendere il treno per la stazione centrale per poi prendere il bus della SITA.
550 paikallista suosittelee
Amalfin rannikko
550 paikallista suosittelee
Amalfi, in Italia, è una piccola cittadina della Costiera amalfitana, del quale è chiamato “La perla della Costiera”. Sede, tra il IX e l’XI secolo, di una delle 4 principali repubbliche marinare, presenta nel centro storico la famosa Cattedrale di Sant’Andrea, altrimenti detta Il Duomo, di epoca arabo-normanna, caratterizzata da una facciata in stile bizantino a righe bianche e nere. Altrettanto famoso, tra i tanti musei, è il Il Museo Arsenale di Amalfi, un ex cantiere navale medievale ora spazio espositivo. Amalfi cosa vedere Una volta giunti ad Amalfi, non si può negare alla curiosità una passeggiata e un’esplorazione completa di tutte le sue stradine e monumenti, percorrendo la strada principale che inizia dalla piazza centrale e collega tutti i luoghi di maggiore interesse (occorre seguire Via Lorenzo di Amalfi – Via Capuano – Via Delle Cartiere) e non perdersi assolutamente: il Duomo di Amalfi il Chiostro del Paradiso la fontana di Sant’Andrea la fontana “Cap’ e ciuccio” il museo della carta la Valle dei mulini il mare spettacolare! Il Duomo di Amalfi Partendo dal centro, il tour non può far altro che cominciare da Piazza Sant’Andrea e dallo stupendo Duomo di Amalfi, nato dalla fusione di due basiliche preesistenti. La sua costruzione impiegò quasi mille anni e fu ultimato soltanto nel 1900, per cui lo stile varia dal romanico al barocco, ma rimane forte l’influsso arabo-siciliano: il risultato è un’elegante e suggestiva unione di marmi e particolari dorati che ricoprono cinque navate. L’entrata è preceduta da una ripida scala che aggiunge regalità e al disotto dell’edificio vi è una coloratissima cripta, che accoglie le spoglie del santo da cui la cattedrale prende il nome. All’interno vi è anche conservata una statua marmorea di San Lorenzo, scolpita da Pietro Bernini, autore della fontana della Barcaccia in Piazza di Spagna a Roma e padre del famoso scultore del Vaticano. Il Chiostro del Paradiso Prima di tornare in piazza e abbandonare la cattedrale, dall’atrio è possibile accedere al Chiostro del Paradiso, un antico luogo di sepoltura nobiliare in stile romanico e arabo, adiacente al duomo e costruito negli anni del 1260. Anche se il nome di “Paradiso” indicava un cimitero collegato a una chiesa, il luogo ha certamente un aspetto paradisiaco, fra il bianco decorato del marmo, l’ombra dei portici a vela e le lussureggianti palme piantate al centro del quadriportico dai particolari arabi. Ancora oggi è possibile osservare i classici sarcofagi marmorei e i bassorilievi. L’accesso è rapido e l’entrata è gratuita durante le funzioni religiose, mentre per una visita turistica il biglietto è di € 3, con riduzione a € 1 per i minorenni e gli over 65. Il duomo e il chiostro sono aperti tutti i giorni e tutto l’anno, ma con orari differenti: durante il periodo estivo (luglio-settembre) l’orario di apertura è fissato per le 9:00 e quello di chiusura per le 19.45, mentre per i mesi da marzo a giugno la chiusura è anticipata di un’ora. Da novembre a marzo, sono aperti dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 16.30. La fontana di Sant’Andrea Nuovamente in Piazza Duomo, ad inaugurare la cattedrale, vi è una delle tante fontane caratteristiche di Amalfi, la Fontana di Sant’Andrea o del Popolo. Realizzata nel 1760, è una costruzione marmorea raffigurante il santo con quattro angeli e molti riferimenti al mondo marino, fra cui una sirena e un’antica divinità greca del mare. La fontana “Cap’ e ciuccio” Continuando a percorrere l’affollata strada turistica, disseminata di locali, pasticcerie e botteghe, si giunge alla Piazzetta Spirito Santo, dove è possibile ammirare la piccola Fontana “Cap’ E Ciuccio”: due teste marmoree fungono da fonti e fra di loro, arrampicato sulla roccia, è stato assemblato un minuzioso presepe che spunta fuori dal muschio verde. Qui, come nelle più grandi fontane, i turisti lanciano monetine per esprimere speranzosi i propri desideri. Il museo della carta Osservando e incamminandosi per i vari vicoli che si diramano dalla strada principale, si arriva velocemente alla strada che conduce alla Valle dei Mulini, e qui si può visitare il Museo della Carta Amalfitana. Amalfi, essendo avvantaggiata dallo status di Repubblica Marinara, ha sempre avuto modo di entrare in contatto con diverse culture e così fu in grado di importare le tecniche della lavorazione della carta in Italia, perfezionando la pratica fino a creare un proprio tipo di foglio. Il risultato, particolarmente pregiato e tutt’ora in uso per eventi di eccezionale importanza, è composto da cellulosa ricavata da stracci di cotone e lino bianco, e non dal legno, come in un moderno centro di riciclaggio. Entrata e orari Un tour di questo importante museo dura circa 20 minuti e il biglietto costa €4 per un adulto, con riduzione a €2,50 per uno studente o un bambino e a €3,50 per gli over 70. Il museo è aperto tutti i giorni da marzo a ottobre dalle 10.00 alle 18.30, mentre nel periodo da novembre a febbraio chiude alle 15.30 e non apre il lunedì. La Valle dei mulini Dopo la visita al museo, non c’è niente di meglio del concedersi una passeggiata nella natura percorrendo la mulattiera che attraversa la Valle dei Mulini, territorio disseminato da antichi ruderi di costruzioni agricole e che collega la città di Amalfi al borgo di Gragnano, comune di Napoli distante appena 2 km. Seguendo il corso del torrente Vernotico, visibile nei mesi di siccità, è possibile lanciarsi in fra piccole cascate e costruzioni in tufo, il percorso del torrente è punteggiato dalle strutture dei mulini. Quest’ultimi avevano la ruota in posizione verticale e non orizzontale, innovazione apportata dagli amalfitani per sfruttare meglio la massa d’acqua. Per raggiungere Amalfi dall’appartamento conviene prendere il bus 615 dallo stazionamento di Pianura per arrivare ai Campi flegrei, da prendere il treno per la stazione centrale per poi prendere il bus della SITA.
ositano è una delle mete più suggestive e frequentate non solo della costiera amalfitana ma di tutta Italia. Questo comune in provincia di Salerno richiama ogni anno in Campania migliaia di turisti e visitatori, offrendo attrazioni culturali, mare, shopping e un’ottima gastronomia locale come in nessun altro luogo. Grazie alle temperature miti, alla piacevole brezza marina, alla bellezza del paesaggio naturale e alle incantevoli spiagge la città è diventata dal 1997 Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Dunque, cosa vedere a Positano? La magnifica città verticale della costiera amalfitana percorsa in lungo e in largo da ripide scalinate e tortuosi sentieri, è un luogo di villeggiatura fin dall’epoca romana, tuttavia ha subito un deciso incremento del turismo a partire dal secondo dopo guerra. Le numerose e bellissime spiagge come la Spiaggia Grande, Fiumicello, Fornillo, la Porta o San Pietro Laurito sono comodamente raggiungibili a piedi oltre che dal mare, e rappresentano un vanto non solo per Positano ma per l’intera zona di Napoli e del litorale campano. In un tour di un giorno a Positano non potete non visitare il Sentiero degli Dei e la Grotta dello Smeraldo, due bellezze naturali che vi lasceranno senza fiato. Se poi la vostra vacanza vi concederà più tempo per visitare la costiera amalfitana, allora dedicatevi allo shopping e acquistate qualche simpatico e caratteristico souvenir per le vie del centro storico: dai limoni ai sandali passando per la terracotta e le ceramiche, troverete sicuramente qualcosa che farà al caso vostro. Oltre alle spiagge per gli amanti del mare, anche gli appassionati di trekking troveranno tante soluzioni diverse per godersi la zona. Montepertuso e il Borgo di Nocelle sono due ottime alternative alla classica spiaggia e offrono la possibilità di passeggiare in lungo e in largo per la zona. Un mix perfetto dunque di bellezze naturali ed architettoniche che si fonde in questo scorcio magnifico adagiato sul mare in maniera suggestiva e quasi fantastica. Tradizione e leggenda vogliono poi che la cittadina verticale abbia origini preistoriche, e debba la sua fama leggendaria alla frequentazione prima greca e poi romana. Il mito delle Sirene o quello della Madonna Nera bizantina conservata nella Collegiata di Santa Maria Assunta hanno attraversato prima la dominazione angioina, poi quella aragonese, il barocco e la floridezza di 1600 e 1700, non perdendo fino ai giorni nostri quell’alone di mistero e prestigio che ancora oggi gli abitanti di Positano sentono particolarmente vicino e a cui sono molto legati. Per raggiungere Positano è necessario arrivare alla stazione centrale di Piazza Garibaldi, da li prendere la Circumvesuviana che porta a Sorrento per poi premere il bus Sita per Positano
Spiaggia Fornillo
ositano è una delle mete più suggestive e frequentate non solo della costiera amalfitana ma di tutta Italia. Questo comune in provincia di Salerno richiama ogni anno in Campania migliaia di turisti e visitatori, offrendo attrazioni culturali, mare, shopping e un’ottima gastronomia locale come in nessun altro luogo. Grazie alle temperature miti, alla piacevole brezza marina, alla bellezza del paesaggio naturale e alle incantevoli spiagge la città è diventata dal 1997 Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Dunque, cosa vedere a Positano? La magnifica città verticale della costiera amalfitana percorsa in lungo e in largo da ripide scalinate e tortuosi sentieri, è un luogo di villeggiatura fin dall’epoca romana, tuttavia ha subito un deciso incremento del turismo a partire dal secondo dopo guerra. Le numerose e bellissime spiagge come la Spiaggia Grande, Fiumicello, Fornillo, la Porta o San Pietro Laurito sono comodamente raggiungibili a piedi oltre che dal mare, e rappresentano un vanto non solo per Positano ma per l’intera zona di Napoli e del litorale campano. In un tour di un giorno a Positano non potete non visitare il Sentiero degli Dei e la Grotta dello Smeraldo, due bellezze naturali che vi lasceranno senza fiato. Se poi la vostra vacanza vi concederà più tempo per visitare la costiera amalfitana, allora dedicatevi allo shopping e acquistate qualche simpatico e caratteristico souvenir per le vie del centro storico: dai limoni ai sandali passando per la terracotta e le ceramiche, troverete sicuramente qualcosa che farà al caso vostro. Oltre alle spiagge per gli amanti del mare, anche gli appassionati di trekking troveranno tante soluzioni diverse per godersi la zona. Montepertuso e il Borgo di Nocelle sono due ottime alternative alla classica spiaggia e offrono la possibilità di passeggiare in lungo e in largo per la zona. Un mix perfetto dunque di bellezze naturali ed architettoniche che si fonde in questo scorcio magnifico adagiato sul mare in maniera suggestiva e quasi fantastica. Tradizione e leggenda vogliono poi che la cittadina verticale abbia origini preistoriche, e debba la sua fama leggendaria alla frequentazione prima greca e poi romana. Il mito delle Sirene o quello della Madonna Nera bizantina conservata nella Collegiata di Santa Maria Assunta hanno attraversato prima la dominazione angioina, poi quella aragonese, il barocco e la floridezza di 1600 e 1700, non perdendo fino ai giorni nostri quell’alone di mistero e prestigio che ancora oggi gli abitanti di Positano sentono particolarmente vicino e a cui sono molto legati. Per raggiungere Positano è necessario arrivare alla stazione centrale di Piazza Garibaldi, da li prendere la Circumvesuviana che porta a Sorrento per poi premere il bus Sita per Positano